I morti per l’eruzione del vulcano Ontake
Sono stati trovati i corpi di trentuno escursionisti, dice la polizia giapponese: le ricerche degli ultimi dispersi sono state interrotte per la notte
In Giappone sono state sospese per la notte le operazioni per trovare le persone ancora disperse a seguito dell’eruzione di sabato 27 settembre del vulcano Ontake, che si trova al confine tra la prefettura di Nagano e quella di Gifu, circa 200 chilometri a ovest di Tokyo. Stando alle ultime informazioni, le autorità hanno trovato i corpi di 31 escursionisti. Non è ancora chiaro se e quante persone siano ancora disperse: poco dopo l’eruzione del vulcano i soccorsi avevano detto alla stampa che quasi 300 escursionisti erano rimasti bloccati nell’area. Circa 250 persone sembra siano riuscite a scendere dal vulcano durante la notte. Le autorità hanno detto che finora le persone ferite sono 34, di cui 12 in modo grave.
Il Giappone è uno dei paesi più attivi del mondo dal punto di vista sismico: nonostante questo, l’ultimo episodio sismico nel paese che ha provocato dei morti risale al 1991, quando 43 persone rimasero uccise sul Monte Unzen, nel sud-ovest del Giappone. Il giornalista di BBC a Tokyo Rupert Wingfield-Hayes ha scritto che non è chiaro il motivo per cui non ci sono stati avvertimenti prima dell’eruzione del vulcano.