Il sequestro inutile di Cineblog01
Un popolare servizio che raccoglie streaming di film e serie tv è stato di nuovo bloccato dalla magistratura e dall'AGCOM, ed è di nuovo tornato online da un'altra parte
Questa settimana la procura di Roma ha disposto per la quinta volta il sequestro di alcuni indirizzi Internet di Cineblog01, una sorta di motore di ricerca piuttosto utilizzato in Italia per trovare e vedere film in streaming, fisicamente caricati su altri siti spesso in modo illegittimo e in violazione delle leggi che tutelano il diritto d’autore. Nonostante il provvedimento, Cineblog01 è tornato reperibile dopo poche ore grazie ad alcuni indirizzi alternativi, finora non sequestrati. Qualcosa di analogo era successo nell’estate del 2012, nella primavera del 2013 e lo scorso marzo.
In pratica ogni volta che viene emesso un provvedimento di sequestro, il servizio attiva nuovi domini e riprende la propria attività, complicando il lavoro della procura di Roma e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), che evidentemente non riescono a risalire alle persone che concretamente gestiscono Cineblog01. Se banalmente si prova a cercare l’identità di chi ha registrato Cineblog01.it, uno dei domini principali, si trova come registrante un certo Johnny Prado e come indicazione geografica Miami.
Attraverso Cineblog01 sono visibili film, cartoni animati e serie televisive di ogni tipo, che possono essere ricercati navigando all’interno delle diverse categorie del sito o utilizzando il suo sistema di ricerca. Spesso a ogni clic sui link corrisponde l’apertura di una nuova pagina, con annunci pubblicitari piuttosto invasivi e che talvolta invitano a installare programmi, dalla dubbia sicurezza o che richiedono la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento. A quanto sembra i video non si trovano materialmente sui server di Cineblog01, ma sono inseriti tramite codice “embed”, come si fa con un comune video di YouTube. Formalmente il contenuto protetto da copyright è quindi caricato su altri siti, di solito per la condivisione di file e video, che non hanno legami diretti con Cineblog01.
In calce a ogni pagina del servizio c’è uno sgangherato testo con il quale il servizio cerca di prendere le distanze da eventuali problemi legali:
Questo sito offre un semplice servizio di catalogazione. Ogni opera audio visiva elencata in questo sito, | CineBlog01 è un Sito Sicuro! è inserita in altri siti e quindi non messa da noi. Ogni link ad opere dell’ingegno qui presente è reperibile tramite un qualsiasi motore di ricerca ed inoltre il materiale audio visivo per quanto ci concerne è autorizzato ad essere trasmesso dagli stessi siti che ne mettono a disposizione lo streaming e qualora così non fosse è responsabilità degli stessi siti di streaming cancellare il materiale protetto dalle loro vigenti norme sul diritto d’autore. Il nostro, in conclusione, è un semplice servizio di catalogamento di link verso materiale audio-visivo che non viola in alcun modo le nostre leggi vigenti. Qualora siate convinti del contrario vi preghiamo di contattarci e di segnalare la legge e il\gli articolo\i secondo i quali il nostro non sarebbe un servizio regolare.
Il tema della posizione legale di chi condivide e mostra un contenuto, sul quale però non ha un controllo diretto perché materialmente caricato online da altri, è dibattuto da tempo tra gli esperti di diritto su Internet e dalle istituzioni. In assenza di leggi precise sull’argomento, molto è stato lasciato ai margini di discrezionalità che hanno i magistrati nell’interpretare e adattare le norme al presente, portando a disparità di trattamento e ad alcune storture.
Nonostante i provvedimenti di procura e AGCOM, arrivare a Cineblog01 è piuttosto semplice, perché gli indirizzi web per accedervi sono regolarmente presenti nelle pagine dei risultati di Google. I gestori del servizio sono inoltre molto attivi sui social network, con profili Twitter e Facebook attraverso i quali segnalano le modalità per accedere al sito quando alcuni loro domini vengono bloccati in seguito a decisioni delle autorità.
Come ricorda Fulvio Sarzana, avvocato che si occupa spesso di diritto online, la vicenda di Cineblog01 è anche la dimostrazione di quanto sia complicata l’applicazione del controverso Regolamento sul diritto d’autore, che porta diversi soggetti dello stato a occuparsi delle violazioni del copyright online:
Si dà il caso però che il clone del sito oggi sottoposto a ordine di disabilitazione all’accesso sia esattamente identico a quello già sottoposto alla stessa identica misura dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dell’Agcom il 23 aprile scorso. Con la differenza che l’ordine della Magistratura e quello di Agcom, che sono del tutto identici quanto al contenuto di disabilitazione dell’accesso al sito, prevedono due diverse modalità tecniche, completamente incompatibili l’una dall’altra.
Per chi deve rispettare le decisioni dell’AGCOM e della magistratura, come le aziende che forniscono l’accesso a Internet (provider) e quelle che vendono gli spazi online per fare i siti, diventa complicato capire che cosa fare materialmente per non incorrere in sanzioni legate all’inosservanza dei provvedimenti.