Lo strambo arresto di tre sospetti terroristi a Marsiglia
La Turchia doveva metterli su un aereo per Parigi, dove li aspettava la polizia francese, e invece li ha mandati a Marsiglia, dove sono usciti tranquilli dall'aeroporto
Il ministro della Difesa francese, Jean-Yves le Drian, ha criticato duramente la Turchia a causa di un’operazione legata al rimpatrio di tre sospetti terroristi che per poco non è finita molto male. Mercoledì le autorità turche dovevano imbarcare i tre sospetti terroristi di nazionalità francese su un volo diretto a Parigi, dove dovevano essere presi in consegna dalla polizia locale: a causa della mancanza di alcuni documenti di viaggio, i tre uomini sono stati invece imbarcati su volo diretto a Marsiglia, senza che il cambio di programma venisse comunicato alle autorità francesi. I tre uomini, una volta atterrati a Marsiglia, sono usciti liberamente dall’aeroporto – prima di consegnarsi di loro volontà alle autorità.
La storia è piuttosto curiosa. I tre uomini, stando a quanto riporta Le Monde, erano andati in Siria all’inizio di febbraio con l’intenzione di unirsi allo Stato Islamico (IS), gruppo estremista sunnita che controlla un ampio territorio tra Iraq e Siria. Ad agosto si sono consegnati alla polizia turca di confine, dicendo di essere rimasti delusi dalla loro esperienza di guerra. Due dei tre uomini sono conosciuti dalle autorità francesi per i loro legami con Mohamed Merah, il 23enne con origini algerine che nel marzo 2012 organizzò una serie di attentati a Tolosa e Montauban, in Francia, in cui rimasero uccise sette persone (Merah fu sospettato anche di avere legami con al Qaida: fu ucciso dalla polizia il 22 marzo 2012). Il terzo uomo è invece conosciuto dall’intelligence francese per il suo coinvolgimento “in una rete jihadista”, dicono i media francesi.
Una volta lasciato indisturbati l’aeroporto di Marsiglia, i tre si sono presentati nella tarda mattinata di mercoledì alla stazione di polizia di Le Caylar, un piccolo paese a circa 230 chilometri a ovest di Marsiglia. Quando hanno suonato il campanello della stazione, racconta la stampa francese, non hanno trovato nessuno: i poliziotti erano già usciti per cercarli. Ora i tre uomini sono stati arrestati: il loro avvocato ha detto che vogliono “spiegare le loro regioni alla polizia e al sistema giudiziario” francese. Il ministro degli Interni francese ha commentato l’intera vicenda dicendo che è necessario che la Francia e la Turchia rafforzino le loro relazioni e la loro collaborazione, per evitare in futuro guai simili a quello di oggi.