Torna Sarkozy
L'ex presidente francese ha annunciato la sua candidatura alla presidenza del partito dei centrodestra, che promette di "trasformare da cima a fondo"
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, 59 anni, ha annunciato venerdì su Facebook il suo ritorno in politica in Francia, dopo un ritiro durato due anni. Sarkozy ha scritto: «Sono il candidato alla presidenza della mia famiglia politica», riferendosi al partito di centro-destra Unione per un Movimento Popolare (UMP), attualmente all’opposizione. Le elezioni interne al partito che decideranno il nuovo leader si terranno il prossimo 29 novembre (se sarà necessario, si terrà un secondo turno il 6 dicembre). Secondo diversi giornalisti, la mossa di Sarkozy è probabilmente il primo passo verso una nuova candidatura alla presidenza della Francia alle elezioni previste per il 2017.
Sarkozy ha aggiunto: «Proporrò di trasformare l’UMP da cima a fondo, in modo da creare nel giro di tre mesi le condizioni per un nuovo e vasto gruppo che si rivolga a tutti i francesi, senza alcuno spirito partigiano, oltrepassando le divisioni tradizionali che oggi non non corrispondono più alla realtà». Nella competizione interna all’UMP Sarkozy affronterà uno dei suoi ex ministri, Bruno Le Maire, e il deputato Hervé Mariton.
Il ritorno in politica di Sarkozy era ampiamente atteso in Francia. Sarkozy si era ritirato dalla politica dopo la sconfitta elettorale alle elezioni presidenziali del 2012, vinte dall’attuale presidente socialista Francois Hollande. È stato presidente francese dal maggio 2007 al maggio 2012 ed è stato il primo dei presidenti francesi dal 1981 a non essere rieletto per un secondo mandato. Tutt’oggi Sarkozy divide molto l’opinione pubblica francese, anche per le indagini che la giustizia francese sta conducendo su di lui per “corruzione attiva”, “traffico d’influenza” e “ricettazione della violazione del segreto istruttorio”. Il presidente Hollande, dal canto suo, attraversa una gravissima crisi di popolarità e il suo governo ha perso di recente la maggioranza assoluta in Parlamento.