Come sta Jaguar Land Rover
Piuttosto bene, almeno Land Rover, mentre Jaguar ha appena lanciato un nuovo modello di auto, la XE, da cui dipende il suo futuro per i prossimi 10 anni almeno
Fino al 2008 Jaguar, uno dei più antichi e prestigiosi produttori di automobili di lusso, faticava a mantenere un’identità e a produrre utile. Dal 1990 era di proprietà di Ford, un’azienda americana piuttosto restia a rifornire Jaguar del denaro necessario a progettare e realizzare auto di alta gamma. Nel 2002 Jaguar venne fusa con Land Rover diventando Jaguar Land Rover (JLR). Nel 2008 la nuova società fu acquistata da Tata Motors e le sue fortune cominciarono a cambiare. Almeno per Land Rover.
Nel 2013, su 425 mila auto vendute da JLR, solo 77 mila erano Jaguar. Come ha dimostrato Porsche con Cayenne, i SUV sono uno dei segmenti di mercato delle automobili che vendono meglio (oggi ogni due Porsche vendute una è un Cayenne). Land Rover vende soprattutto Range Rover, l’auto di gamma più alta, che parte da più di 100 mila euro di prezzo. Anche Evoque, una versione meno costosa del principale SUV dell’azienda, ha avuto molto successo. JLR sta andando particolarmente bene in Cina, dove ha sorpassato Lexus conquistando il quarto posto nel segmento auto di lusso dopo BMW, Daimler e Audi. Le tre società tedesche, però, sono sistemate da molto più tempo sul mercato cinese e si time che un rallentamento economico della Cina possa influire sulle vendite di JLR nel paese.
Al di là dei timori per il futuro, fino ad oggi l’acquisto di JLR si è rivelato un buon affare per TATA Motors, ha scritto il Financial Times. Nel primo quarto del 2014 i profitti della società indiana sono triplicati, in gran parte grazie ai risultati di JLR. Le vendite di Jaguar e Land Rover sono cresciute del 22 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2013, soprattutto in Cina, un paese definito “cruciale” dalla società. A quanto pare, JLR è anche una società molto profittevole rispetto alle concorrenti tedesche. Anche se non tutti i dati sono disponibili, sembra che il margine di guadagno di JLR sia tra i più alti in tutto il settore delle auto di lusso.
Questo risultato è particolarmente interessante soprattutto perché, secondo molti esperti, Jaguar è in perdita e sarebbe la sua consociata, Land Rover, a riuscire da sola a riparare alle perdite e a produrre moltissimi utili. Molti esperti sono d’accorso su questo punto, anche se non c’è certezza per questo dato visto che JLR non diffonde dati scorporati di Jaguar e Land Rover. Il problema, ha scritto il settimanale Economist, è che Jaguar ha speso molto per produrre auto come la XF, la XJ ed l’F-Type, ma ha venduto volumi troppo ridotti per rientrare di tutti i costi. La soluzione scelta dalla società, a quanto pare, è stato spendere ancora di più per realizzare una nuova auto che è stata presentata a Londra l’8 settembre.
Si tratta di XE, una berlina piccola e sportiva, più economica delle XF e delle XJ, ma il cui sviluppo è comunque costato una cifra molto importante: 2,5 miliardi di euro, alcuni di questi spesi per creare da zero una nuova fabbrica a Solihull, nel Regno Unito. Si tratta di un progetto molto importante, su cui Jaguar ha speso molto e su cui conta parecchio. La società ha previsto di vendere almeno 100 mila XE l’anno e di raddoppiare la cifra entro il 2020. Come ha scritto Business Insider: «Le fortune di Jaguar per i prossimi dieci o vent’anni dipenderanno dal successo di XE». L’obiettivo di Jaguar è fare concorrenza ad automobili come la BMW Serie 3, l’Audi A4 e la Mercedes Classe C.
Jaguar però sostiene che l’operazione XE non è una questione di volumi di vendite. Secondo l’Economist, l’amministratore delegato di JLR, il tedesco Ralf Speth, potrebbe avere in mente un progetto di durata più lunga. JLR ha speso molto per creare XE e ha acquistato numerose nuove competenze (ad esempio nei sistemi multimediali all’interno dell’auto, migliorati molti in XE rispetto ai prodotti precedenti della società). Jaguar potrebbe sfruttare queste competenze per produrre nei prossimi anni una nuova berlina, più grande e più costosa di XE, e insidiare con molta più efficacia la concorrenza delle società tedesca.