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  • Venerdì 12 settembre 2014

Pistorius colpevole di omicidio colposo

Il giudice deciderà il 13 ottobre la pena per l'omicidio della fidanzata: rimarrà libero su cauzione fino ad allora

BY COURT ORDER, THIS IMAGE IS FREE TO USE. PRETORIA, SOUTH AFRICA - SEPTEMBER 11 (SOUTH AFRICA OUT): Oscar Pistorius cries while seated in the dock during the verdict in his murder trial at the Pretoria High Court on September 11, 2014, in Pretoria, South Africa. Pistorius, stands accused of the murder of his girlfriend, Reeva Steenkamp, on February 14, 2013. This is his' official trial, the result of which will determine the paralympian athlete's fate. Judge Masipa has began delivering her verdict.. (Photo by Kim Ludbrook/EPA/Gallo Image/Getty Images)
BY COURT ORDER, THIS IMAGE IS FREE TO USE. PRETORIA, SOUTH AFRICA - SEPTEMBER 11 (SOUTH AFRICA OUT): Oscar Pistorius cries while seated in the dock during the verdict in his murder trial at the Pretoria High Court on September 11, 2014, in Pretoria, South Africa. Pistorius, stands accused of the murder of his girlfriend, Reeva Steenkamp, on February 14, 2013. This is his' official trial, the result of which will determine the paralympian athlete's fate. Judge Masipa has began delivering her verdict.. (Photo by Kim Ludbrook/EPA/Gallo Image/Getty Images)

L’atleta paralimpico sudafricano Oscar Pistorius è stato condannato per l’omicidio colposo della sua compagna Reeva Steenkamp, avvenuto nella loro abitazione il 13 febbraio 2013. La giudice Masipa deciderà in una nuova udienza il 13 ottobre a quanti anni di carcere dovrà scontare Pistorius, che rimarrà libero su cauzione fino ad allora (come lo era fino a oggi). Giovedì 11 Pistorius, dalla stessa giudice, era stato dichiarato innocente per l’accusa di omicidio premeditato.

La giudice Masipa, motivando la sentenza, ha detto che «una persona ragionevole» non avrebbe sparato quattro colpi di pistola verso la porta del bagno, e che Pistorius si è comportato in maniera «troppo precipitosa, con un utilizzo eccessivo della forza». In sostanza, che non aveva intenzione di uccidere ma che abbia comunque agito con «negligenza». Nella legge sudafricana non esiste una pena minima per l’omicidio colposo, mentre la pena massima è di 15 anni (anche se CNN sostiene che questo limite non sia previsto dalla legge, ma sia stato stabilito dalla prassi). Alcuni esperti contattati da BBC News hanno spiegato che la pena potrebbe essere di un periodo compreso fra i 7 e i 10 anni di carcere.

Il processo a Pistorius era ripreso in mattinata. Per quanto riguarda gli altri capi di accusa, la giudice ha stabilito che Pistorius è innocente in merito a una delle due accuse di sparatoria relativa a un fatto del 2012, mentre lo ha giudicato colpevole per avere sparato un colpo di pistola – anche se accidentalmente, a quanto dice Pistorius – mentre si trovava con altre persone a un ristorante, nel gennaio 2013. La pena massima per il reato è di cinque anni. Nessuna delle due accuse era legata all’uccisione di Steenkamp. Pistorius inoltre è stato giudicato innocente anche per possesso illegale di munizioni.

Intanto, il capo dell’ufficio stampa del Comitato Paralimpico Internazionale ha fatto sapere che Pistorius potrà continuare a competere nelle proprie gare, nel caso lo desideri. Prima dell’uccisione di Steenkamp, era noto in tutto il mondo per essere l’unico atleta disabile ad aver vinto una medaglia ai Mondiali di atletica leggera (accadde nell’edizione del 2011: vinse l’argento nella staffetta 4×400, benché corse solo nelle batterie) e in generale per aver partecipato alle Olimpiadi di Londra del 2012, riuscendo anche ad arrivare alle semifinali nei 400 metri piani.

Pistorius era accusato dell’omicidio della sua fidanzata, la modella sudafricana Reeva Steenkamp, avvenuto nella loro abitazione il 13 febbraio 2013. Che sia stato Pistorius a ucciderla – con quattro colpi di pistola, sparati attraverso la porta del bagno – non è mai stato in discussione: ma la sua versione, accolta dalla decisione della giudice, era che si fosse trattato di un incidente, e che sparò perché credeva fosse entrato un ladro in casa. Il processo a suo carico era iniziato il 3 marzo 2014.

 

foto: Kim Ludbrook/EPA/Gallo Image/Getty Images