La Russia sta tagliando il gas alla Polonia?
La società statale dell'energia polacca ha accusato la Russia di aver ridotto drasticamente le forniture: Gazprom dice che è solo un problema tecnico
La società statale dell’energia della Polonia, PGNiG, ha fatto sapere mercoledì 10 settembre che il volume del gas che importa dalla Russia è crollato improvvisamente di oltre il 20 per cento. Secondo PGNiG, la decisione inaspettata della Russia è legata alle forniture di gas che la Polonia garantisce da qualche tempo all’Ucraina, avviate dopo che lo stesso governo russo aveva deciso di diminuire sensibilmente le sue esportazioni di energia verso il territorio ucraino. La stessa società statale dell’energia ucraina, Ukrtransgaz, ha accusato il governo russo di stare penalizzando la Polonia per danneggiare l’Ucraina.
L’amministratore delegato di Ukrtransgaz, Ihor Prokopiv, ha detto: «Oggi la Russia ha cominciato a limitare le forniture di gas alla Polonia con l’obiettivo di distruggere il flusso di gas che noi riceviamo dalla Polonia stessa». Il motivo della decisione russa, dicono i governi della Polonia e dell’Ucraina, è legato alla crisi che prosegue da mesi in Ucraina orientale, e alle recenti accuse di “imperialismo” alla Russia fatte dal governo ucraino e dai governi occidentali e dell’Europa Orientale. Già in passato – e fin dall’inizio della crisi ucraina – la Russia aveva usato il gas come un’efficace arma di politica estera e di condizionamento di governi che dipendono dalle sue esportazioni di risorse energetiche. Lo scorso giugno, per esempio, Gazprom (la principale società del gas in Russia, strettamente legata al governo di Mosca) interruppe le forniture di gas all’Ucraina giustificandosi con pagamenti mai effettuati dal governo ucraino: secondo l’Occidente e il governo di Kiev, comunque, la decisione di Gazprom era legata più a motivi politici che economici.
Lo scorso mese la NATO ha stimato che oltre mille soldati russi stavano operando segretamente in Ucraina orientale. Negli ultimi giorni il presidente ucraino Petro Poroshenko ha in qualche modo smorzato i toni, dicendo che la maggior parte delle truppe russe prima in territorio ucraino si sta ora ritirando. I rapporti con la Russia, comunque, rimangono molto tesi: diversi analisti hanno sottolineato come i problemi potrebbero aggravarsi con l’inizio dell’inverno e del freddo, quando l’Ucraina dovrà trovare o un accordo con la Russia per l’importazione del gas, o altre fonti di approvvigionamento che permettano al paese di sostituire le ampie forniture di energia che fino a oggi le società russe hanno garantito a tutto il territorio ucraino. La situazione è resa più complicata anche dai rapporti tra Russia e Polonia, peggiorati di recente con le richieste del governo polacco a Unione Europea e Stati Uniti di imporre sanzioni più dure sull’economia russa e su esponenti del governo di Mosca.
Intanto il governo russo ha negato le accuse di avere diminuito intenzionalmente e come mossa di pressione politica le forniture di gas alla Polonia. Gazprom ha detto che la riduzione del volume di gas esportato potrebbe essere attribuita al lavoro di manutenzione che i russi stanno compiendo in alcune riserve energetiche e sulle infrastrutture di trasporto in vista dell’arrivo dell’inverno, quando la domanda di energia sarà maggiore. Anche Jonathan Stern, un esperto di gas dell’Oxford Institute for Energy Studies e membro del EU-Russia Gas Advisory Council, ha detto al Guardian che è più probabile che la riduzione delle forniture di gas alla Polonia sia il risultato di un problema tecnico, e non politico.