Le ultime foto delle Torri Gemelle, dentro
Konstantin Petrov nell'estate del 2001 lavorò nel World Trade Center, quando ancora esisteva, e senza saperlo fu tra gli ultimi a fotografarne gli interni
Le fotografie del World Trade Center (WTC) durante gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 sono tra le testimonianze più efficaci e impressionanti di quanto accadde a New York e della vastità quasi impensabile del livello di distruzione che si raggiunse quel giorno. Gravemente danneggiati dall’impatto dei due aerei di linea, in poche ore due dei più grandi grattacieli al mondo sparirono da uno degli skyline più conosciuti al mondo, quello di Manhattan, sgretolandosi e uccidendo oltre 2.600 persone che si trovavano nelle torri o nelle loro vicinanze. Uffici, negozi e ristoranti smisero improvvisamente di esistere con il crollo delle Torri Gemelle, diventando posti che non ci sono più; in molti casi le stesse persone che li hanno frequentati, a 13 anni di distanza dalla loro fine, stentano a ricordare come fossero fatti.
Della rapidità con cui ci si è dimenticati di molte delle cose che c’erano nel World Trade Center prima che fosse distrutto, e dell’impossibilità di trovare facilmente fotografie dei suoi ambienti, si è reso conto il documentarista Erik Nelson, che ha lavorato a lungo per realizzare “9/10: The Final Hours”, un documentario per il National Geographic Channel in cui si raccontano gli ultimi giorni del WTC prima degli attentati dell’11 settembre. Mentre lavorava al suo progetto, Nelson ha trovato moltissime fotografie esterne delle due torri ma praticamente nulla sui loro interni, tanto da pensare a un certo punto di abbandonare completamente l’idea di realizzare il documentario.
Come racconta il New Yorker, uno dei collaboratori di Nelson ha infine trovato qualcosa online: un archivio fotografico caricato su Fotki, un servizio di condivisione per le fotografie estone, con decine di scatti degli interni delle torri, soprattutto del ristorante Windows on the World, che si trovava praticamente in cima alla torre nord.
Le fotografie erano state scattate da un certo Konstantin Petrov, impossibile da raggiungere cercandolo attraverso i contatti che aveva lasciato sul suo profilo Fotki. Interessato a usare alcune fotografie per il suo documentario, Nelson si è messo in contatto con Dimitri Don, il proprietario di Fotki, nella speranza di ricevere qualche informazione in più – su Petrov o per lo meno sull’origine delle fotografie e la possibilità di utilizzarle per il suo progetto. Don gli ha raccontato di avere creato Fotki molti anni prima di Flickr e di Facebook, quando non era ancora così comune condividere le proprie fotografie attraverso un sito, e di non essere mai riuscito a vendere la sua idea a qualcuno: nemmeno quando si era trasferito negli Stati Uniti, prima di dovere fare ritorno in Estonia.
Storia di Fotki a parte, Don ha raccontato a Nelson di avere conosciuto di persona e per lungo tempo Konstantin Petrov. Erano amici di infanzia e nel 1998 lo aveva convinto a lasciare l’Estonia per trasferirsi a New York, lasciando perdere la sua traballante e poco lecita carriera di venditore di decoder modificati per far prendere la televisione finlandese ai suoi clienti estoni. Negli Stati Uniti Petrov si mise a lavorare come elettricista, ottenne la residenza sposando una statunitense: nel 2001 fu assunto per lavorare come tecnico presso il ristorante Windows on the World del WTC.
Affidato al turno notturno, Petrov lavorava a cominciare dal tramonto e si occupava come elettricista della manutenzione al piano del ristorante. Aveva quindi la possibilità di andarsene in giro per le aree comuni delle Torri Gemelle nel cuore della notte, quando non c’era praticamente nessun altro. Appassionato di fotografia, scattava spesso qualche foto panoramica di New York nelle ore intorno al tramonto e quando ormai era buio, e fotografava anche gli ambienti in cui lavorava. Inconsapevolmente, in quella estate del 2001, Petrov realizzò uno degli ultimi (se non l’ultimo) reportage fotografici sull’interno delle Torri Gemelle.
L’11 settembre 2001 Petrov finì il suo turno alle 8 del mattino: invece di trattenersi come faceva di solito per un caffè con i colleghi che attaccavano a quell’ora, andò diretto a casa. Raggiunse il garage del WTC, salì in auto e si allontanò dalla zona pochi minuti prima che il primo aeroplano colpisse la torre nord tra il 93esimo e il 99esimo piano. Si accorse di ciò che stava succedendo solo quando accese il televisore di casa. Fece in tempo a chiamare alcuni colleghi ancora nelle torri: l’ultima volta in cui poté parlare con loro.
Konstantin Petrov morì circa un anno dopo l’11 settembre in un incidente stradale, cadendo rovinosamente dalla sua motocicletta mentre percorreva la West Side Highway. Fu dichiarato morto prima ancora di essere portato in ospedale. Le sue foto sono ancora su Fotki.