In Ucraina le cose si complicano
I separatisti avanzano in una zona nuova, che unirebbe la Russia alla Crimea: il governo accusa la Russia di "invasione" e Obama fa lo spazientito
Giovedì parte del conflitto in Ucraina meridionale si è spostato verso sud, dove i separatisti filo-russi sono riusciti a conquistare la città di Novoazovsk e ad aprire un nuovo fronte, che potrebbe portare alla creazione di un accesso via terra dalla Russia alla Crimea, la porzione di territorio ucraino che il governo russo ha annesso lo scorso marzo. L’esercito dell’Ucraina ha annunciato di avere lasciato Novoazovsk per risparmiare violenze nella zona, ma al tempo stesso ha accusato la Russia di avere dato sostegno e aiuto ai separatisti per effettuare la nuova offensiva. E il presidente ucraino Petro Poroshenko ha detto esplicitamente che l’esercito russo ha “invaso” il suo paese a sud-est e ha chiesto un intervento da parte dell’Unione Europea e della comunità internazionale.
Il tema del coinvolgimento della Russia, e della sua presunta invasione dell’Ucraina, è stato quindi discusso nel tardo pomeriggio di giovedì 29 agosto nel corso di un Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite straordinario a New York. L’ambasciatore russo presso l’ONU, Vitaly Churkin, non ha negato la presenza di russi sul fronte ucraino, ma ha aggiunto che si tratta di volontari sostenitori dell’indipendentismo dell’Ucraina orientale, interessati a sostenere la causa dei separatisti filo-russi. Churkin ha negato che l’esercito russo abbia superato il confine e ha chiesto polemicamente informazioni su chi, semmai, abbia provveduto fino a ora a fornire armi e risorse all’esercito ucraino.
Diversi membri del Consiglio di Sicurezza hanno messo in discussione la posizione della Russia sulla vicenda ucraina. L’ambasciatore degli Stati Uniti presso l’ONU, Samantha Power, ha accusato il governo russo di manipolare le informazioni, di avere nascosto diverse prove sul proprio coinvolgimento in Ucraina e di avere mentito in più circostanze. Gli Stati Uniti non hanno comunque accusato direttamente la Russia di avere sconfinato, mentre l’ambasciatore del Regno Unito ha parlato di “prove inoppugnabili sulla presenza di forze russe attive all’interno dell’Ucraina”.
Sempre giovedì, la NATO ha diffuso un’immagine satellitare grazie alla quale dice di avere identificato la presenza di mezzi blindati russi in territorio ucraino. Un suo portavoce ha spiegato che in Ucraina sono presenti e attivi circa un migliaio di soldati russi, che avrebbero partecipato ad alcune azioni di guerra dando aiuto e sostegno ai separatisti. Il governo russo ha negato, sostenendo che fino a oggi la NATO non è ancora riuscita a produrre prove convincenti su quello che definisce un suo presunto coinvolgimento nella guerra in Ucraina.
Alle 16 locali (le 22 in Italia), nel corso di una conferenza stampa organizzata a Washington, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che è ormai chiaro che la crisi in Ucraina non è nata internamente: “I separatisti sono formati dalla Russia, sono armati dalla Russia e sono finanziati dalla Russia”. Obama ha accusato la Russia di avere in più occasioni violato la sovranità nazionale dell’Ucraina, facendo anche riferimento alle immagini satellitari diffuse dalla NATO. Non ha comunque accusato direttamente il governo russo di avere impegnato l’esercito nei combattimenti delle ultime settimane.
Obama ha detto:
La Russia ha violato deliberatamente e ripetutamente la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Le nuove immagini di forze russe all’interno dell’Ucraina sono una cosa che tutto il mondo può giudicare. Ciò sta avvenendo proprio nel momento in cui le forze ucraine hanno fatto progressi contro i separatisti.
In seguito alle iniziative assunte dalla Russia e alle sanzioni economiche che abbiamo imposto con i nostri alleati europei e internazionali, la Russia è già più isolata di quanto non lo sia mai stata dalla fine della Guerra Fredda. C’è una fuga dei capitali. Gli investitori ne stanno alla larga. L’economia del paese è in declino. E l’incursione russa in Ucraina porterà solo ad altri costi e ad altre conseguenze per la Russia.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Obama ha escluso che gli Stati Uniti organizzino con i loro alleati una risposta di tipo militare nell’area. Ha spiegato che il tema della guerra in Ucraina sarà affrontato la settimana prossima, quando si troverà in Europa per una serie di incontri con presidenti e capi di governo.
La conquista di Novoazovsk per i separatisti filo-russi è stata effettivamente un importante passo avanti, dopo settimane nelle quali l’esercito ucraino era riuscito a respingere diverse offensive e a riconquistare numerose città occupate. La città si trova a sud di Donetsk, una delle aree dove si sono concentrati gli scontri nei mesi scorsi, ed è un punto strategico per creare un accesso via terra che metta in comunicazione la Russia direttamente con la Crimea. Ma per ottenere questo risultato la strada per i separatisti è ancora lunga: a ovest di Novoazovsk c’è la città portuale di Mariupol, dove per ora non si sono registrati particolari movimenti di truppe. L’esercito ucraino ha detto di avere lasciato Novoazovsk per concentrare le sue difese a Mariupol e respingere eventuali avanzate dei separatisti filo-russi.
Dall’inizio delle fasi più intense del conflitto a metà aprile, si stima che quasi 2.200 persone siano morte negli scontri tra esercito ucraino e milizie separatiste, e che circa 5mila persone siano rimaste ferite. Nella sola regione di Donetsk sono stati uccisi quasi mille civili, ma si tratta di stime approssimative, perché in molti casi le morti non vengono denunciate ed è difficile ricostruire il numero esatto di persone uccise. Oltre 300mila persone hanno lasciato l’Ucraina meridionale, dirigendosi o verso l’interno del paese o all’estero, cercando rifugio in Russia.
Un separatista filo-russo attraversa un’area della città di Donetsk
poco dopo una serie di esplosioni – AP Photo/Mstislav Chernov