In Ucraina si è aperto un nuovo fronte
Il governo accusa la Russia di avere sconfinato di nuovo, un'altra città è stata conquistata dai separatisti nel sud-est del paese
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha annunciato che soldati russi sono entrati entro i confini dell’Ucraina, in precedenza il governo aveva nuovamente criticato la Russia, accusandola di sostenere direttamente i separatisti nell’est del paese e di avere condotto nei giorni scorsi sconfinamenti con i propri soldati. Poroshenko avrebbe dovuto partecipare a una serie di incontri istituzionali in Turchia, ma il viaggio è stato annullato in seguito agli ultimi sviluppi nel paese ed è stata annunciata una nuova riunione del consiglio di sicurezza ucraino.
Secondo l’Ucraina, l’esercito russo avrebbe lanciato una serie di attacchi nel sud-est del paese con l’intento di aiutare i ribelli filo-russi ad aprire un nuovo fronte, dopo le sconfitte delle ultime settimane a est dove l’esercito ucraino è riuscito a recuperare il controllo di diverse città (lo sconfinamento è stato annunciato anche su Twitter dal Ministero degli Esteri ucraino, con richiesta di retweet). Come avvenuto in passato, la Russia ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento negli scontri militari, confermando di avere soldati disposti entro il confine russo per tutelare i propri interessi.
#UkraineUnderAttack #RussiaInvadedUkraine RT PLZ pic.twitter.com/KMM9ezqAfv
— MFA of Ukraine (@MFA_Ukraine) 27 Agosto 2014
A conferma dello spostamento di parte del fronte verso sud-est, mercoledì il sindaco di Novoazovsk, nel sud della regione di Donetsk, aveva riferito ad alcune agenzie di stampa internazionali l’arrivo dei ribelli filo-russi in città, con decine di mezzi blindati. Giovedì il governo ucraino ha confermato la presa di Novoazovsk da parte dei separatisti, che li avvicina all’area portuale strategica di Mariupol, sempre nel sud. Parlando dell’occupazione di Novoazovsk, fonti del governo dell’Ucraina hanno parlato di “truppe russe” sul territorio. La città è stata lasciata ai separatisti “per evitare ulteriori uccisioni” ha detto il governo, e gli sforzi dell’esercito ucraino si concentreranno ora su Mariupol. Il fronte sud orientale potrebbe essere stato aperto per aprire una via di comunicazione più rapida tra la Russia e la Crimea, annessa dal governo russo lo scorso marzo.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha annunciato che alle 18:00 (ora italiana) ci sarà una sua riunione a New York per discutere gli ultimi sviluppi in Ucraina. L’ambasciatore presso l’ONU del Regno Unito, Mark Lyall Grant, ha spiegato ai giornalisti che “è chiaro che soldati russi si trovino ora in Ucraina”.
In una conferenza stampa organizzata a Donetsk, la principale città dell’Ucraina orientale ancora sotto il controllo dei separatisti, uno dei leader filo-russi Denis Pushilin aveva confermato la versione della Russia, negando un coinvolgimento diretto del paese nella nuova offensiva. Pushilin ha poi chiarito che “se la Russia fosse entrata in guerra, la controffensiva ci avrebbe già permesso di arrivare a Kiev, per ora stiamo andando avanti senza il loro aiuto”.
Nonostante le rassicurazioni del governo russo e dei leader separatisti, parte della comunità internazionale continua a mantenere grande scetticismo sul non coinvolgimento della Russia. Parlando con alcuni giornalisti, ai quali ha chiesto di non rivelare la sua identità, un funzionario della NATO a Bruxelles ha detto che negli ultimi giorni l’esercito russo ha iniziato a sostenere in maniera più esplicita e diretta i separatisti filo-russi. L’unica ambiguità resta il fatto che il governo russo continui a negarlo, ha poi aggiunto il funzionario. Un portavoce della NATO ha detto alla stampa che da alcune immagini satellitari appare evidente che in Ucraina siano attivi almeno un migliaio di soldati russi.
Anche il Dipartimento di Stato americano ritiene che negli ultimi giorni la Russia abbia condotto diverse incursioni in territorio ucraino, accusando il governo russo di negare la realtà dei fatti anche quando viene data notizia del ritrovamento e della cattura di soldati russi oltre i confini ucraini. A inizio settimana, per esempio, l’esercito dell’Ucraina ha annunciato di avere catturato dieci soldati russi, che si trovavano in territorio ucraino a circa 20 chilometri di distanza dal confine russo. L’esercito della Russia non ha negato la circostanza, ma ha spiegato che i soldati sono finiti in Ucraina per errore durante un pattugliamento programmato di tre giorni di parte dei confini.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin nella giornata di mercoledì 27 agosto, proprio per chiarire il ruolo della Russia negli ultimi sviluppi della crisi ucraina. Merkel ha detto chiaramente che “le ultime notizie sulla presenza di soldati russi in territorio ucraino devono essere spiegati”, e ha chiesto chiarimenti sull’atteggiamento del governo russo e sui suoi rapporti con i separatisti nell’Ucraina orientale. Il governo della Russia ha confermato la telefonata tra Merkel e Putin, ma non ha diffuso alcun dettaglio sui contenuti del loro colloquio.
Si stima che da metà aprile a oggi oltre 2.200 persone siano state uccise nel conflitto tra Ucraina e separatisti filo-russi. Nella sola area di Donetsk i morti sono stati più di 950, secondo gli ultimi calcoli delle autorità locali. Le stime sono approssimative perché non sempre è possibile verificare le morti, che in molti casi non vengono denunciate dalla popolazione.
Foto: due abitanti di Donetsk durante un nuovo bombardamento sulla città, il 27 agosto 2014 – AP Photo/Sergei Grits