I sindacati sono impopolari
E se ci pensate è un ossimoro, spiega Dario Di Vico sul Corriere: e non è una cosa buona
Il fondo di prima pagina del Corriere della Sera di sabato è scritto da Dario Di Vico, esperto di cose del lavoro e delle imprese italiane, a proposito della estesissima perdita di consenso da parte dei sindacati dei lavoratori italiani e del loro scontro perdente con il governo.
Sulla velocità e i giochi di parole tra Susanna Camusso e Matteo Renzi non c’è gara. Così al segretario della Cgil che per sottolineare l’estrema gravità dei problemi sul tappeto aveva riproposto/minacciato l’ennesimo e frusto autunno caldo, il premier ha avuto buon gioco a replicare in chiave meramente meteorologica: «Facciano loro, già l’estate non è stata un granché». Tra governi e sindacati, dunque, si è consumata anche la fase dell’incomunicabilità e siamo arrivati alla stagione dello sberleffo. Del resto Renzi proprio sulla contrapposizione alla Cgil ha costruito parte del successo elettorale al Nord ed è quindi convinto che insistendo non gliene possano venire che consensi. Perché la verità – se volete amara – è proprio questa: i sindacati non sono popolari. Potrà sembrare una contraddizione in termini, un ossimoro, invece è proprio così. Basta chiedere a qualsiasi sondaggista che monitori con continuità gli orientamenti degli italiani.
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