A Ferguson è stata una notte tranquilla
Grazie alla pioggia, alla presenza di molti leader religiosi e a quella di Eric Holder: ma ci sono stati comunque 6 arresti e un poliziotto sospeso per aver puntato il fucile contro un manifestante
È stata una notte più tranquilla a Ferguson, nella contea di St. Louis in Missouri, dove lo scorso 9 agosto Michael Brown, un diciottenne nero disarmato, è stato ucciso da un agente della polizia in circostanze ancora non chiare, dando inizio a giorni di proteste e scontri con la polizia.
Come ogni sera centinaia di persone si sono riunite vicino al punto dove Michael Brown è stato colpito, ma non si sono verificati particolari disordini: in tarda serata è iniziato un temporale che, dopo poche ore, ha fatto disperdere la folla, ed erano presenti più di cento sacerdoti che, come aveva spiegato già ieri il capitano Ronald Johnson, capo delle forze dell’ordine, hanno contribuito a mantenere la calma. Nella sua ultima conferenza stampa, Ronald Johnson ha precisato che comunque non è stata una notte completamente pacifica (un agente di polizia è stato per esempio colpito da una bottiglia), ma il maltempo e anche la presenza del ministro della Giustizia Eric Holder hanno contribuito a diminuire le tensioni. Ha detto che in totale sono state arrestate 6 persone, molto meno rispetto alla notte precedente (47) e a quella prima ancora (78).
Diversi manifestanti si sono riuniti fuori dall’ufficio del procuratore della contea di St. Louis a Clayton disegnando con il gesso sulla strada le sagome del corpo di Brown. A Clayton è stato convocato un gran giurì composto da 12 membri che inizierà nei prossimi giorni ad analizzare le prove per decidere se incriminare o meno il poliziotto Darren Wilson, che ha sparato a Brown e che avrà la possibilità di testimoniare. È però già stato anticipato che il processo potrebbe durare fino a metà ottobre. Ci sono state manifestazioni di protesta anche in altre città degli Stati Uniti, per lo più pacifiche. A New York è stata arrestata una persona.
La madre di Michael Brown ha visto per la prima volta ieri il corpo del figlio nella camera mortuaria, prima di incontrarsi privatamente per venti minuti con Eric Holder. Il ministro della Giustizia ha ribadito che le indagini federali condotte dall’FBI saranno «eque e indipendenti e senza alcun compromesso» e ha dichiarato che spera che la sua visita in città «avrà un effetto calmante» sulle proteste. Ha infine chiesto ai cittadini di Ferguson «che esercitano pacificamente il loro diritto» di protesta «di unire le forze» e di opporsi «agli autori dei saccheggi, agli atti di vandalismo e a tutti coloro che cercano di seminare la discordia e aggravare la situazione». Il funerale di Michael Brown si svolgerà il prossimo lunedì e sarà pubblico. Finora sono stati raccolti più di 100 mila dollari (circa 75 mila euro) di donazioni per finanziare la cerimonia. Domenica pomeriggio a Ferguson è prevista una grande manifestazione la cui quota di iscrizione sarà devoluta alla famiglia.
Mercoledì 20 agosto un agente di polizia della periferia di St. Louis è stato sospeso a tempo indeterminato per aver puntato il suo fucile contro un dimostrante di Ferguson e per aver minacciato di ucciderlo. L’episodio è avvenuto nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 ed è stato ripreso con un cellulare. In questi ultimi giorni si è molto discusso dell’uso eccessivo della forza da parte della polizia a Ferguson e del ruolo di questo atteggiamento violento nella degenerazione della rivolta.