L’ultima messa del Papa in Corea del Sud
Le foto della folla di fedeli e della cerimonia dedicata alla "pace e alla riconciliazione"
Oggi Papa Francesco ha concluso il viaggio di cinque giorni in Corea del Sud con una messa nella cattedrale di Seul dedicata alla “pace e alla riconciliazione”: in particolare a quella delle due Coree, divise dagli anni Cinquanta. Prima della messa il Papa ha incontrato i leader delle principali religioni del paese, e un gruppo delle cosiddette “comfort women“, le donne che durante la Seconda guerra mondiale vennero schiavizzate e costrette a prostituirsi dai soldati giapponesi. Le donne chiedono le scuse ufficiali e un risarcimento dal governo giapponese, e sperano che l’incontro con il Papa aiuti a far conoscere la loro storia; al momento delle 238 donne riconosciute come “comfort women” ne sopravvivono soltanto 55, con un’età media di 88 anni.
Durante il viaggio il Papa ha tenuto una messa di massa per l’Assunzione allo stadio di Daejeon, costruito per i Mondiali di calcio del 2002 e che può ospitare 42 mila persone; beatificato 124 martiri coreani, perseguitati tra il 1791 to 1888; e celebrato della messa di chiusura della Sesta giornata della gioventù asiatica – per cui si aspettano circa 2.000 giovani da tutta l’Asia. Ha anche parlato più volte delle persone morte nel naufragio del traghetto Sewol, incontrato alcuni loro familiari e battezzato il padre di un ragazzo morto nell’incidente. In Corea del Sud i cattolici sono circa il 10,4 per cento della popolazione, e sono in aumento: nel 2005 erano 5,2 milioni, diventati 5,4 milioni nel 2013.