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J.D. Vance contro l’Europa

Non c'è ancora nulla di concreto ma qualche informazione in più è uscita dall'ultima riunione a Parigi dei leader europei: Meloni continua a essere contraria

Il progetto di inviare truppe europee in Ucraina, spiegato

L'azienda di scarpe prende il nome da una parola della popolazione indigena neozelandese, ma non fa molto per riconoscerlo

Ai maori non piace che Hoka si chiami Hoka

L'epicentro è stato vicino alla città birmana di Mandalay: a Bangkok il crollo di un palazzo ha causato almeno tre morti, e decine di persone sono sotto le macerie

Il forte terremoto in Myanmar e Thailandia

I pochi canali televisivi che mostravano le grandi proteste nel paese non possono più farlo e sono stati multati, almeno dieci giornalisti sono stati fermati

La Turchia sta bloccando i media

Secondo i media australiani sono state convocate per distogliere l'attenzione dalla contestata legge di bilancio presentata dal governo

In Australia ci saranno elezioni anticipate il 3 maggio

Sono quelle cosiddette “santuario”, che hanno leggi speciali per proteggere i migranti: una delle principali è Denver, che per questo sta avendo vari problemi

Le città americane che si oppongono alle espulsioni di massa di Trump

Da mesi il primo ministro Anthony Albanese fa il vago sulla data, anche per opportunismo politico: ora però sembra essersi deciso

In Australia forse ci siamo con le elezioni anticipate

A bordo c'erano 50 persone, quasi tutte straniere: sei di loro sono morte, mentre tutte le altre sono state soccorse

Un sommergibile turistico è affondato nel mar Rosso, in Egitto

Il piccolo comune siciliano produce il più rinomato del mondo, ma questa fama è sfruttata anche in modo ambiguo

Come fa a esserci tutto questo pistacchio “di Bronte”?

Che cosa dice la scienza di uno dei gesti più diffusi al mondo e allo stesso tempo più socialmente condannati

Perché ci mettiamo le dita nel naso?

I cosiddetti "naked dress" sono stati rivoluzionari e poi hanno normalizzato il corpo delle donne: ora che sono ovunque però «la nudità è stata denudata del sesso»

I vestiti trasparenti sono sempre più noiosi

<p>La Paz si trova in una valle nella parte occidentale della Bolivia: ospita tra le altre cose il governo, le sedi delle banche e anche hotel e ristoranti di lusso. A pochi chilometri, ma a un&#8217;altitudine maggiore, si trova invece El Alto, una sorta di città satellite con caratteristiche molto diverse rispetto a La Paz: genericamente si può dire che è meno moderna, meno occidentalizzata, abitata da persone con la pelle più scura che sono in gran parte migranti provenienti dalle campagne. Le condizioni di vita sono più povere, il centro della vita economica di El Alto è il mercato di strada che si svolge due volte la settimana.</p>
<p>Il rapporto tra questi due centri sta però rapidamente cambiando da quando è stata costruita e inaugurata la prima linea di una cabinovia che collega le due zone. La cabinovia, <a href="http://www.nytimes.com/2014/08/17/world/americas/with-subway-in-the-sky-valley-meets-plateau.html?_r=0">scrive</a> il <em>New York Times</em>, sta contribuendo ad abbattere «le barriere fisiche e forse anche quelle psicologiche» tra le due diverse aree.</p>

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<p>La prima linea del sistema – chiamata linea rossa – è stata inaugurata lo scorso 31 maggio e nei suoi primi cinquanta giorni di funzionamento ha trasportato due milioni di persone. Molti passeggeri sono pendolari: nonostante il biglietto costi il doppio rispetto a quello di un autobus, il tragitto in cabinovia permette un notevole risparmio di tempo ed è più comodo rispetto alla strada tradizionale. Molte altre persone hanno provato la cabinovia per curiosità, dato che permette di osservare dall&#8217;alto La Paz e le montagne circostanti. Il traffico non è comunque solo in discesa: i numeri maggiori si sono infatti registrati il giovedì e la domenica, quando a El Alto si svolge il grande mercato all&#8217;aperto.</p>
<p>Si prevede che una seconda linea venga messa funzione per il prossimo settembre, e che una terza – per una spesa totale di 234 milioni di dollari – venga attivata entro ottobre, «giusto in tempo per le elezioni» a cui l&#8217;attuale presidente Evo Morales <a href="https://www.ilpost.it/2014/07/15/evo-morales-bolivia-terzo-mandato-elezioni/">cercherà di farsi rieleggere per la terza volta</a>. Proprio Morales, promotore dell&#8217;opera, ha dichiarato che alla fine le linee funzionanti saranno cinque; il coordinatore generale del progetto si è spinto a dire che si potrebbero raggiungere le diciotto linee per arrivare quindi a collegare la parte più a sud di La Paz, dove si trovano i quartieri più ricchi, alle zone più periferiche e anche più povere di El Alto.</p>
<p>Il tipo di ristrutturazione urbana avviata a La Paz viene definita dagli urbanisti “pianificazione sociale” e si basa sostanzialmente sullo sviluppo di infrastrutture nei quartieri più marginali per garantire a tutti l’accessibilità alle risorse che la città offre e per integrare tutti gli abitanti indipendentemente dalla loro condizione sociale. Il primo progetto di questo tipo è stato realizzato <a href="https://www.ilpost.it/2014/06/16/cambiata-medellin/">a Medellín, in Colombia</a>, e oltre che a La Paz è stato replicato anche a Caracas in Venezuela e a Rio in Brasile; c’è un progetto simile anche a Lima, in Perù, e in due città del Messico.</p>

Mondo

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View of the first metropolitan cable railway --linking El Alto with La Paz-- during its inauguration on May 30, 2014. AFP PHOTO / AIZAR RALDES (Photo credit should read AIZAR RALDES/AFP/Getty Images)

Bolivia

<p>La cabinovia in costruzione, vista da El Alto, novembre 2013 (Aizar Raldes Nunez/AFP/Getty Images)</p>


<p>La cabinovia che unisce El Alto a La Paz, 30 maggio 2014 (AIZAR RALDES/AFP/Getty Images)</p>


<p>La cabinovia che unisce El Alto a La Paz, 2 giugno 2014 (AP Photo/Juan Karita)</p>


<p>La cabinovia in costruzione tra El Alto e La Paz, giugno 2013 (AP Photo/Juan Karita)</p>


Bolivia 

<p>La cabinovia tra El Alto e La Paz, nel giugno del 2013 (AP Photo/Juan Karita)</p>


<p>La cabinovia tra El Alto e La Paz, giugno 2013 (AP Photo/Juan Karita)</p>


<p>La cabinovia tra El Alto e La Paz, addobbata in occasione dei Mondiali di calcio Brasile 2014 (AP Photo/Juan Karita)</p>


Una nuova cabinovia sta collegando la capitale della Bolivia con una città vicina più povera, abbattendo barriere fisiche e forse anche psicologiche

Come sta cambiando La Paz

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