Shakespeare ce l’aveva con gli avvocati?
Da dove viene la famosa battuta «Per prima cosa, ammazzeremo tutti gli avvocati»
«Per prima cosa, ammazzeremo tutti gli avvocati»
William Shakespeare, Enrico VI, parte Seconda, 1588-1592.
Il testo si può leggere gratuitamente qui.
Nel dramma storico di Shakespeare la frase viene pronunciata da Dick il macellaio, un seguace di Jack Cade, un rivoluzionario irlandese che nel 1450 guidò una rivolta nel Kent contro Enrico VI. La rivolta terminò con la sua morte e l’uccisione di alcuni suoi seguaci. Il motto divenne famoso e fonte di parecchie battute già dall’Ottocento, ed è ora riprodotto su tazze, magliette e moltissimi altri gadget. Nel tempo molti hanno riportato la frase come se l’avesse detta lo stesso Shakespeare, condividendone lo spirito; come scrive il Washington Post, in realtà, per molti studiosi quel pensiero non era condiviso da Shakespeare, anche se la loro posizione è più sfumata di quella di alcuni avvocati convinti che quelle parole messe in bocca a un facinoroso, indicherebbero che per Shakespeare gli avvocati erano il baluardo della legge e della civiltà.
Secondo James Shapiro, professore di letteratura comparata alla Columbia University, Shakespeare stava da un lato descrivendo i timori di rivolte della nobiltà dell’epoca, dall’altro stava dipingendo il potere crescente degli avvocati, seguito da rancori e diffidenza da parte delle persone comuni. Altri fanno notare che Shakespeare tendeva a raffigurare in chiave satirica la gente comune, e che con quella frase prendeva quindi le distanze dalle posizioni radicali contro gli uomini di legge. Stanley Wells, uno dei maggiori studiosi inglesi di Shakespeare, conclude che «non c’è alcuna ragione per credere che S. pensasse che tutti gli avvocati sono truffatori».