Un giornalista italiano è morto a Gaza
Si chiama Simone Camilli, aveva 35 anni e lavorava per Associated Press: è morto nello scoppio di una bomba inesplosa
Mercoledì 13 agosto un giornalista italiano, Simone Camilli, è morto a Gaza a causa dello scoppio di una bomba inesplosa che alcuni artificieri palestinesi stavano cercando di disinnescare. Lo ha confermato il ministero degli Esteri. Altre cinque persone sono morte nell’esplosione, tra cui un giornalista palestinese e tre membri della polizia di Gaza. Quattro persone, tra cui un fotografo palestinese di AP sono state ferite gravemente. Camilli, 35 anni, lavorava per l’agenzia di stampa Associated Press e da molti anni seguiva il conflitto tra Israele e Palestina. Qui sotto potete vedere un documentario su Gaza che aveva realizzato tre anni fa insieme a Pietro Bellorini.
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La bomba è esplosa nel sobborgo di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, una delle aree che sono state colpite con più violenza durante l’operazione Margine di Protezione, l’offensiva militare condotta dall’esercito israeliano contro i miliziani palestinesi nella Striscia di Gaza.
L’operazione è cominciata l’8 luglio e fino ad ora è costata la vita a circa 1.900 palestinesi e quasi 70 israeliani, soprattutto militari. Da domenica è in corso una tregua che dovrebbe terminare alla mezzanotte di oggi (le 23 in Italia). Attualmente sono in corso dei colloqui al Cairo tra Israele e le fazioni palestinesi per organizzare una cessate il fuoco di durata più lunga.
Foto: Simone Camilli a Beit Lahiya, in una foto dell’11 agosto 2014 (AP Photo/Khalil Hamra)