Quelli che tornano dai genitori
Le fotografie dei "boomerang kids": i ragazzi che dopo l'università tornano a casa perché non trovano lavoro
Damon Casarez è un fotografo californiano di 26 anni che, dopo una laurea in Arte e design nel 2012, si è ritrovato con un debito di 100 mila dollari (quasi 74 mila euro) contratto per pagarsi gli studi, e senza un lavoro stabile e abbastanza remunerativo da poterlo saldare. Così è dovuto tornare a vivere con i suoi genitori, diventando uno dei tanti “boomerang kids”, come vengono chiamati negli Stati Uniti i ragazzi che dopo la laurea e i master tornano ai vivere in famiglia perché non trovano lavoro e non possono pagarsi l’affitto.
Casarez ha avuto allora l’idea di cercare e ritrarre altre persone nella sua condizione, accompagnando le fotografie con la loro storia: in cosa si erano laureati, che lavoro volevano fare, di quanto si erano indebitati per pagarsi gli studi e cosa pensavano della loro vita coi genitori. Nella primavera del 2014 il progetto, intitolato Boomerang Kids, è stato notato dal New York Times Magazine, che gli ha commissionato altri ritratti: nel giro di due mesi e mezzo Casarez ha girato 14 città in 8 stati americani, e ha realizzato le illustrazioni per un articolo pubblicato a fine giugno.
L’articolo spiega che negli Stati Uniti una persona su cinque tra i 20 e 30 anni vive a casa dei genitori, e che circa il 60 per cento riceve da loro un sostegno economico. Si tratta di un notevole aumento rispetto alla generazione precedente, quando solo uno ragazzo su dieci tornava a casa e riceveva soldi dalla famiglia. Fattori decisivi sono la crisi economica e la recessione, che hanno reso difficile trovare un lavoro e un compenso adeguato per potersi mantenere e pagare l’affitto.
Un altro problema sono gli enormi costi dell’istruzione e i debiti che gli studenti devono affrontare per laurearsi, accettando spesso alti tassi di interesse che si vanno accumulando nel tempo. Come spiega il New York Times infatti, circa il 45 per cento dei 25enni ha debiti universitari per una media di 20 mila dollari (circa 15 mila euro), più della metà non ha un lavoro o ha un lavoro sottopagato, o è impiegato in occupazioni che non richiedono un’istruzione universitaria. Non si tratta comunque di un fenomeno originato dalla recente crisi economica, ma di uno che si è aggravato dagli anni Ottanta in poi: già nel 2007, per esempio, il 34 per cento dei ventenni pagava l’affitto grazie a un aiuto economico dei genitori.
I ragazzi sono ritratti da Casarez in soggiorno e nelle loro stanze, che in molti casi hanno ancora i poster e i giocattoli di quando erano piccoli. Come spiega Casarez, l’obiettivo è «far vedere che non sono al loro posto. Volevo mostrare il contrasto tra la loro vita adulta e l’arredamento della casa dei loro genitori. Un aspetto piuttosto importante per il successo delle fotografie». Intanto Casarez vive ancora con i genitori ma, spiega, sta cercando di risparmiare per comprarsi un’automobile e ripagare i debiti, e «andarmene il prima possibile». Le altre foto di Boomerang Kids si possono guardare qui, mentre qui si trovano gli altri progetti di Damon Casarez.