L’intervista di Matteo Renzi al Financial Times
«Nemmeno i dittatori facevano le cose velocemente come le stiamo facendo noi»
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato con il Financial Times della situazione economica italiana – tornata di nuovo tecnicamente in recessione, per la terza volta dall’inizio della crisi – commentando anche l’esortazione di Mario Draghi, presidente della BCE, a fare le riforme che servono per invertire la tendenza.
«Sono d’accordo con Draghi quando dice che l’Italia deve fare le riforme, ma come le faremo è una cosa che deciderò io: non la troika, non la BCE, non la Commissione europea. Le deciderò io perché l’Italia non ha bisogno che qualcun altro le spieghi cosa deve fare. […] Tireremo questo paese fuori dalla crisi: l’Italia ha un grande futuro, le nostre finanze sono sotto controllo, continueremo ad abbassare le tasse e faremo cose rivoluzionarie. Nemmeno i dittatori facevano le cose velocemente come le stiamo facendo noi»
Nonostante il peggioramento della situazione del PIL, Renzi ha detto al Financial Times che non intende sforare il tetto del 3 per cento del rapporto tra deficit e PIL. Per non sforare il tetto serve tagliare il deficit (quindi una manovra) o crescere di più. Renzi pensa alla seconda ipotesi.
«Non ho alcuna intenzione di sforare il tetto del 3 per cento. Speriamo di avere migliori dati sulla crescita nella seconda metà dell’anno, così da portare il deficit al 2,9 per cento del PIL. Non sforeremo il 3 per cento: è una vecchia regola, e altri lo sforeranno, ma per l’Italia è una questione di credibilità e reputazione»
Renzi si è detto preoccupato per i rischi di deflazione nell’eurozona e per la forza dell’euro nei confronti del dollaro, che penalizza le esportazioni.
«Non sono un tipo che si spaventa… ma sarei felice di vedere l’euro un po’ meno forte nei confronti del dollaro e magari l’inflazione un po’ più alta»