La pace tra Apple e Samsung (fuori dagli USA)
Le due società rinunciano alle cause legali sui brevetti dei loro telefoni in giro per il mondo: è un primo segno di distensione dopo anni di accuse e ricorsi
L’azienda statunitense Apple e quella sudcoreana Samsung, due tra i più grandi produttori di smartphone al mondo, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo per fare cadere tutte le cause legali sui brevetti intentate l’una contro l’altra nel corso degli ultimi anni al di fuori degli Stati Uniti. Le due società rinunciano quindi a proseguire le cause che avevano avviato in Australia, Giappone, Corea del Sud, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Francia e Italia. La notizia è stata data attraverso un comunicato congiunto, nel quale Apple e Samsung confermano comunque di volere mantenere aperti i contenziosi sui brevetti avviati negli ultimi anni negli Stati Uniti.
La fine delle numerose cause in giro per il mondo è il primo segno di distensione tra le due società, che finora hanno spesso decine di milioni di dollari in avvocati cercando di ottenere sospensioni e divieti delle vendite di alcuni loro prodotti. Apple ha accusato Samsung di avere copiato molte cose delle prime versioni del suo iPhone, mentre Samsung ha accusato Apple di avere utilizzato componenti brevettati nel suo telefono senza pagare le necessarie licenze. Entrambe le società hanno vinto e perso diverse cause sui loro brevetti, ma nessun tribunale ha mai emesso sentenze tali da danneggiare sensibilmente le vendite di una o dell’altra azienda. In alcuni casi è stata impedita la vendita di alcuni vecchi smartphone Samsung, o sono state decise multe per sanzionare l’uso ritenuto scorretto e senza licenza di particolari componenti brevettati.
Nei mesi scorsi c’erano già stati alcuni segnali di distensione, quando Apple e Samsung avevano deciso di rinunciare a una iniziativa legale avviata presso la United States International Trade Commission (USITC), l’agenzia federale che supervisiona le importazioni negli Stati Uniti e che aveva imposto la sospensione della vendita di alcuni vecchi smartphone Samsung. Restano comunque aperte diverse cause nei tribunali statunitensi con reciproche accuse di plagio nel design di alcuni telefoni e di utilizzo senza le necessarie licenze di alcuni brevetti.
Per quanto riguarda gli smartphone, gli Stati Uniti sono un mercato molto importante per Apple e Samsung, e questo spiega in parte perché le iniziative legali avviate nel paese rimangano per ora in piedi. Oltre a farsi una stretta concorrenza, le due società devono affrontare la rapida crescita di altri produttori, come le aziende cinesi Huawei e Lenovo (che ha da poco comprato Motorola Mobility da Google), che vendono cellulari basati sul sistema operativo Android a prezzi molto competitivi.
Apple negli Stati Uniti ha già ottenuto due importanti vittorie contro Samsung. Nel 2012 il tribunale federale di San Jose in California impose a Samsung di pagare un risarcimento di circa 930 milioni di dollari ad Apple, dopo che nel processo erano emerse prove ritenute convincenti sul plagio di diverse tecnologie e design contenuti nei primi modelli di iPhone. Un’altra sentenza è costata a Samsung circa 120 milioni di dollari di risarcimento. Nel corso dei processi sono state portate come prove numerose email interne scambiate tra gli alti dirigenti delle due società, dalle quali è emerso l’altissimo livello di competitività tra Apple e Samsung.
In più occasioni i giudici dei tribunali statunitensi dove sono state avviate le cause hanno proposto alle due aziende di trovare accordi extragiudiziali, per evitare lunghi e costosi processi dall’esito molto incerto (spesso tocca alle giurie popolari decidere il verdetto). Nonostante i ripetuti inviti, Apple e Samsung non sono mai riuscite a mettersi d’accordo sulle cause statunitensi: i loro più alti dirigenti si sono incontrati in più di una occasione per trovare un accordo, ma non si è mai arrivati a qualcosa di concreto.
Le due società si trovano inoltre in una situazione particolare: da una parte si fanno la guerra con cause legali che costano decine di milioni di dollari, dall’altra Apple è uno dei principali clienti di Samsung per quanto riguarda l’acquisto di componenti elettronici che fanno funzionare i suoi dispositivi, iPhone compresi. Ma fino a ora il fatto di essere stretti partner commerciali non ha contribuito molto a fare ridurre il livello dello scontro nei tribunali statunitensi.