Le foto della frana in Nepal
È stata confermata la morte di 19 persone, ma secondo i soccorritori è impossibile ritrovare vivi gli oltre 150 dispersi tra macerie e detriti
Il governo del Nepal e chi si sta occupando dei soccorsi hanno detto che non c’è più speranza di ritrovare vive le 159 persone date per disperse dopo la frana che sabato scorso ha travolto il villaggio di Mankha, a circa 120 chilometri a est della capitale Katmandu. Al momento è stata confermata la morte di 19 persone. La polizia e le squadre di soccorso sono al lavoro per ripulire le aree interessate da detriti e macerie, mentre 60 mila persone hanno lasciato le loro case, minacciate dall’esondazione di un fiume che è stato bloccato dalla frana e ha formato un grosso lago. Sabato tre esplosioni controllate dall’esercito hanno permesso a un po’ d’acqua di fuoriuscire, ma la situazione è ancora pericolosa. Per accogliere i profughi sono stati allestiti 120 campi d’accoglienza: alcuni nelle scuole, che quindi sono temporaneamente chiuse.
Le frane sono piuttosto frequenti nelle zone montagnose del Nepal, durante la stagione dei monsoni che va da giugno a settembre. Lunedì un’altra frana ha ucciso quattro persone in un altro villaggio nell’est del paese.