La fusione tra la Stampa e il Secolo XIX
Il nuovo gruppo, Italiana Editrice, riunirà le attività delle due società editrici: ci si chiede se la notizia potrà avere ripercussioni sugli scenari futuri di altre testate
Sabato 2 agosto il presidente della società Editrice La Stampa, John Elkann, e il presidente della società editrice del Secolo XIX, Carlo Perrone, hanno firmato un accordo per la creazione di una holding – Italiana Editrice S.p.a – che riunirà le attività editoriali dei due gruppi (La Stampa e il Secolo XIX continueranno a essere pubblicati separatamente, e avranno redazioni autonome e indipendenti l’una dall’altra). La notizia è stata molto ripresa dalla stampa nazionale non soltanto per le prospettive e gli obiettivi del nuovo gruppo editoriale, ma anche per le possibili ripercussioni che potrebbe avere sugli attuali equilibri dell’editoria nazionale: un articolo di Repubblica riporta la notizia della fusione e, a margine, ipotizza che la probabile conferma del direttore della Stampa Mario Calabresi dovrebbe di fatto togliere il suo nome dalla lista dei possibili successori di Ferruccio De Bortoli, che lascerà il Corriere della Sera nel 2015.
Alleanza nell’editoria del Nord-Ovest tra “La Stampa” di Torino e il “Secolo XIX” di Genova. Un polo da oltre 250 mila copie secondo i dati ads del mese di maggio. L’accordo è stato firmato ieri dal presidente dell’Editrice La Stampa, John Elkann e da Carlo Perrone, presidente della Sep, la società che pubblica il quotidiano di Genova. Le due società verranno controllate da una holding, la Italiana Editrice, posseduta al 77 per cento da Fiat e dal rimanente 23 dalla famiglia genovese storica proprietaria del quotidiano ligure. Presidente della Italiane Editrice sarà John Elkann mentre a Carlo Perrone andrà la vicepresidenza. L’accordo sarà sottoposto all’inizio dell’autunno all’approvazione delle rispettive assemblee degli azionisti ed è stato mandato all’autorità sulle comunicazioni per le approvazioni previste. I due quotidiani continueranno ad uscire con testate separate.
In occasione della firma dell’intesa Elkann ha affermato «la volontà di assicurare un futuro ai giornali» in un momento in cui il settore «non attraversa una crisi passeggera ma una rivoluzione di sistema senza ritorno». La nascita del polo del Nord-Ovest radica in Piemonte e Liguria l’impegno degli Agnelli nel settore dell’editoria e avrà inevitabili conseguenze anche sulle ipotesi di fusione tra “Corriere della Sera” e “La Stampa” circolate dopo la decisione di Fiat di aumentare la quota nel quotidiano di via Solferino. Fusione che era sempre stata smentita dalle due parti e che per ora si è tradotta nella scelta dell’Editrice La Stampa di affidare a Rcs la raccolta della pubblicità nazionale. In ogni caso la dimensione del polo nato ieri impedirebbe ulteriori aggregazioni tra il quotidiano di Torino e quello di Milano perché violerebbero le regole antitrust.
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