In Ucraina orientale avanza l’esercito
Luhansk e Donetsk, le due città più importanti ancora sotto il controllo dei filo-russi, sono quasi sotto assedio: da aprile sono state uccise 1.500 persone nell'est del paese
L’esercito ucraino ha oramai quasi circondato le due principali città dell’Ucraina orientale ancora controllate dei ribelli filo-russi, Luhansk e Donetsk. La prima, una città di circa 400 mila abitanti, non c’è più energia elettrica e molte case non ricevono più acqua corrente e gas. Secondo una televisione locale, nelle ultime ore tre civili sono stati uccisi e altri otto sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti compiuti dall’esercito ucraino.
Anche a Donetsk una persona è stata uccisa in un bombardamento dell’esercito, ha raccontato un giornalista di AFP. Con circa un milione di abitanti, Donetsk è la città più grande dell’Ucraina orientale ed è considerata la capitale dei ribelli. A quanto pare i militari dell’esercito ucraino non sono ancora riusciti a circondare completamente la città, ma gli abitanti stanno comunque facendo scorte di cibo per prepararsi a un eventuale assedio. Nella regione di Donetsk i combattimenti con l’esercito sono cominciati ad aprile, quando diversi gruppi armati filo-russi si sono impadroniti dei palazzi del governo locale e delle caserme della polizia per poi dichiarare la loro indipendenza dal resto dell’Ucraina. Dall’inizio degli scontri (ma probabilmente è più appropriato chiamarla ormai “guerra”) si calcola che almeno 1.500 persone siano state uccise.
Intanto proseguono le indagini degli ispettori nel luogo dove è precipitato il volo MH17, l’aereo della Malaysia Airlines abbattuto da un missile mentre sorvolava il territorio controllato dai ribelli in Ucraina orientale. I filo-russi avevano impedito fino a giovedì 31 luglio l’accesso al sito, che si trova nei pressi di Grabovo. Nell’ultima settimana il fronte dei combattimenti si è avvicinato proprio a Grabovo, rendendo molto pericoloso il lavoro per gli ispettori.
Gli Stati Uniti e il governo ucraino hanno accusato i ribelli filo-russi di aver abbattuto il volo MH17 utilizzando un lanciamissili BUK di fabbricazione russa. In questi giorni il blogger ed esperto di armi Elliot Higgins (più noto con lo pseudonimo di Brown Moses) ha messo insieme una serie di prove ottenute tramite i social network che mostrano come nelle zone controllate dai ribelli circolasse un lanciamissili BUK proprio il giorno dell’abbattimento e che nel pomeriggio di quel giorno quello stesso lanciamissili sparò almeno un missile. Secondo il governo russo il volo MH17 è stato abbattuto dall’aviazione ucraina.