Le grandi esplosioni a Taiwan
Le foto impressionanti delle strade sventrate e delle macerie dopo una o più fughe di gas: ci sono almeno 24 morti e più di 250 feriti
Intorno alla mezzanotte di giovedì 31 luglio c’è stata una serie di esplosioni in un quartiere residenziale di Kaohsiung, città a sud di Taiwan e principale centro industriale dell’isola: sono morte almeno 24 persone e circa 270 sono rimaste ferite. Le esplosioni, almeno cinque, sono state causate da una o più fughe di gas – di cui i vigili del fuoco erano stati avvertiti – e che hanno provocato anche grandi incendi, rovesciamento di veicoli e rottura delle strade. Sono morti anche alcuni vigili del fuoco che erano già arrivati sul luogo. Diversi testimoni hanno parlato di una situazione simile a quella provocata da un terremoto; altri hanno detto che il fuoco, dopo gli scoppi, ha raggiunto in altezza anche il ventesimo piano dei palazzi. Le fotografie fanno piuttosto impressione.
I vigili del fuoco hanno fatto sapere che le esplosioni hanno interessato una superficie di 2-3 chilometri quadrati. La causa non è però ancora chiara: le prime notizie fanno riferimento alla rottura di alcune condotte. Un corrispondente della BBC ha spiegato che diverse aziende petrolchimiche hanno le condotte che corrono lungo la rete fognaria del quartiere dove è avvenuta l’esplosione e che il gas fuoriuscito potrebbe essere propilene, che è estremamente infiammabile.
Gli abitanti della zona colpita sono stati evacuati e trasferiti in rifugi di emergenza, le scuole sono rimaste chiuse e le persone del quartiere sono state invitate a rimanere a casa e a mantenere la calma. Alle due aziende fornitrici di gas della zona è stato inoltre chiesto di sospendere gli approvvigionamenti. Nella mattina di venerdì, quasi tutti gli incendi sono stati spenti o si trovano comunque sotto controllo. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per cercare di capire se ci sono altre persone intrappolate sotto le macerie.