La Corte costituzionale dell’Uganda ha abrogato la controversa legge contro i gay
La Corte costituzionale dell’Uganda ha abrogato la controversa legge contro i gay. La legge – che ha fatto molto discutere in giro per il mondo ed è costata all’Uganda una serie di sanzioni internazionali – proibisce qualsiasi forma di relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso, vieta che siano riconosciute relazioni omosessuali e che siano pubblicizzati temi legati alla comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Prevede nei casi più gravi la pena del carcere a vita, è stata duramente criticata dalla comunità internazionale ed è costata all’Uganda una serie di sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti.
Il paradosso di questa situazione, aveva spiegato il comico britannico John Oliver, è che fino a qualche anno fa in Uganda le cose per la comunità LGBT andavano molto meglio e i media si occupavano poco di omosessualità. Le cose sono in parte cambiate, in peggio, anche a causa di alcuni attivisti anti-gay statunitensi, che hanno esercitato la loro influenza sul governo dell’Uganda.