«Coraggio, Cottarelli!»
Francesco Giavazzi rimprovera all'uomo "di capacità eccellenti" nominato ai tagli di spesa dal governo Renzi di stare deludendo le attese (non come Cantone, invece, lui)
Il fondo di prima pagina del Corriere della Sera di mercoledì è scritto dall’economista Francesco Giavazzi, che loda la rapidità di intervento di Raffaele Cantone – magistrato, nominato dal governo all’Autorità Anticorruzione – e si domanda invece come mai non abbia dato finora risultati soddisfacenti il lavoro di Carlo Cottarelli, responsabile dei progetti di taglio alla spesa pubblica.
Di fronte alla rapidità con cui si è mosso Cantone, ci si chiede a che punto sia il lavoro dell’altro commissario, Carlo Cottarelli, incaricato di individuare aree in cui ridurre la spesa pubblica, sprechi che spesso vanno a braccetto con la corruzione. Si pensi ad esempio alla sanità e a ciò che spesso si cela dietro le ampie differenze nei prezzi pagati da diversi ospedali per i medesimi strumenti. Da mesi non se ne sa più nulla. Le capacità della persona sono eccellenti. Forse che la sua scarsa incisività, per usare un eufemismo, dipenda dal fatto che i tagli sono una scelta politica? Neppure Cantone può commissariare un’azienda: può solo chiederlo al prefetto, il quale potrebbe negarlo, ma sarebbe obbligato a spiegare perché; nessuno impedisce a Cottarelli di rendere noto dove, come e quanto, secondo lui, si dovrebbe tagliare, mettendo il governo di fronte alla responsabilità di non farlo.
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