“The Studio” di Seth Rogen è una satira su Hollywood piena di situazioni assurde ma plausibili, molti cameo e qualche esagerazione

La serie di cui parla chi fa cinema

In occasione di Pensavo Peccioli, il festival a cui collabora il Post, sarà inaugurata anche una mostra di uno dei più importanti illustratori italiani

Il “fantastico altrove” di Lorenzo Mattotti

Dal 2027 il festival più importante del cinema indipendente lascerà la sua storica sede nello Utah e si farà a Boulder, in Colorado

Il Sundance Film Festival si sposta

Col successo di “Grey's Anatomy”, iniziato vent'anni fa, l'autrice e produttrice statunitense ha cambiato la tv e non sembra volersi fermare

L’impero televisivo di Shonda Rhimes

Quando uscì il primo film era qualcosa di mai visto in Italia, e da allora non se n'è mai andato dalla cultura popolare

Citiamo le invenzioni di “Fantozzi” anche cinquant’anni dopo

Quelle che un tempo erano nicchie di internet ora stanno inondando i social degli adolescenti di contenuti misogini e antifemministi

La “manosfera” è sempre più visibile

E un saluto a voi, amici esempi, a volte foglie

Una canzone di Sukhwinder Singh

Negli ultimi mesi Vivian Jenna Wilson ha fatto parlare di sé per le molte critiche rivolte al padre, che a volte diventano litigi sui social

La figlia di Elon Musk contro Elon Musk

Santosh è stato apprezzato dalla critica internazionale ma non dalla commissione indiana per la censura dei film

Il film sulla violenza della polizia indiana che in India non si può vedere

Consigli di esperti, teorie pedagogiche e contenitori furbi per insegnare ai bambini a mettere in ordine senza Mary Poppins

Dritte per genitori sommersi dai giocattoli

Jonna Mendez fu per vent'anni a capo del camuffamento degli agenti della CIA, e una volta ingannò perfino il presidente

Come si traveste una spia, spiegato da una spia

I cosiddetti "naked dress" sono stati rivoluzionari e poi hanno normalizzato il corpo delle donne: ora che sono ovunque però «la nudità è stata denudata del sesso»

I vestiti trasparenti sono sempre più noiosi

<p>Dal 5 agosto <a href="http://www.hrp.org.uk/TowerOfLondon/stories/firstworldwar/TheTowerofLondonRemembers">sarà aperta al pubblico</a> l&#8217;installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em> (&#8220;Il sangue dipinse le terre e i mari di rosso&#8221;), composta da 888.246 papaveri di ceramica disposti nel fossato, ora asciutto, della Torre di Londra. Ogni papavero ricorda un soldato dell&#8217;Impero britannico morto nella <a href="https://www.ilpost.it/2014/06/28/sarajevo-prima-guerra-mondiale/">Prima guerra mondiale</a> in un periodo compreso tra il 4 agosto 1914 – quando la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania – fino al 31 agosto 1921, il termine utilizzato dalla Commissione per i morti in guerra del Commonwealth per contare i militari morti nel conflitto.</p>

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<p>I papaveri sono fatti a mano con tecniche utilizzate ai tempi della guerra dall&#8217;artista inglese Paul Cummins insieme a 50 collaboratori, mentre l&#8217;installazione è realizzata dallo stage designer Tom Piper. Il primo papavero è stato piantato lo scorso 17 luglio, e 150 volontari sono al lavoro per sistemarli tutti: impiegheranno due settimane, ma l&#8217;ultimo papavero sarà posizionato l&#8217;11 novembre, in coincidenza con il Giorno dell&#8217;Armistizio che segnò la fine della guerra. Da quella data sarà possibile comprare i fiori al costo di 25 sterline l&#8217;uno, poco più di 30 euro. Il ricavato sarà distribuito tra sei associazioni di volontariato che si occupano dei soldati e delle loro famiglie. L&#8217;opera è stata commissionata dagli Historic Royal Palaces, l&#8217;associazione che si prende cura della Torre, mentre il titolo è stato dato da Cummins, che <a href="http://www.telegraph.co.uk/history/world-war-one/10814268/Tower-of-London-moat-to-become-sea-of-poppies-to-mark-WW1-centenary.html">ha trovato</a> la frase nel testamento di un soldato di Derby, dove vive e lavora. Ogni giorno al tramonto verrà inoltre letto il nome di un gruppo di soldati morti durante la guerra.</p>

Brevi

Cultura

arte

Blood Swept Lands and Seas of Red

Londra

papaveri londra

Paul Cummins

prima guerra mondiale

Il sergente degli Yeomen Warders (le guardie della torre di Londra) Bob Loughlin davanti all'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 28 luglio 2014 
(Oli Scarff/Getty Images)

Londra papaveri

<p>Il sergente degli Yeomen Warders (le guardie della Torre di Londra) Bob Loughlin davanti all'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 28 luglio 2014<br />
(Oli Scarff/Getty Images)</p>


<p>Crawford Butler, il Yeoman Warder (cioè la guardia della Torre di Londra) in servizio da più tempo, con in mano il primo papavero in ceramica dell'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 17 luglio 2014.<br />
(AP Photo/Matt Dunham)</p>


<p>Volontari compongono l'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 28 luglio 2014<br />
(Oli Scarff/Getty Images)</p>


<p>L'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 28 luglio 2014<br />
(Oli Scarff/Getty Images)</p>


<p>Crawford Butler, il Yeoman Warder (cioè la guardia della Torre di Londra) in servizio da più tempo, posa per i fotografi con il primo papavero in ceramica dell'installazione <em>Blood Swept Lands and Seas of Red</em>, Londra, 17 luglio 2014.<br />
(AP Photo/Matt Dunham)</p>


Ogni fiore in ceramica rappresenta un militare ucciso nel conflitto: l'installazione si può vedere dal 5 agosto all'11 novembre alla Torre di Londra

888.246 papaveri per ricordare i soldati morti nella Prima guerra mondiale

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