La solitudine stemperata di Banana Yoshimoto
«Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola»
Banana Yoshimoto, Kitchen, 1988, nella traduzione di Giorgio Amitrano per Feltrinelli
Foto: Banana Yoshimoto a Roma nel 2004 (TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)