Cosa sta succedendo col volo MH17
L'area in cui è precipitato l'aereo è controllata dai filo-russi, accusati di avere compromesso le ricerche: molti dei corpi dei passeggeri sono lì da più di due giorni
Sabato 19 luglio il governo ucraino ha accusato i separatisti filo-russi di aver ostacolato le ricerche e l’accesso all’area dove si trovano i rottami del volo MH17 della compagnia aerea Malaysia Airlines, precipitato giovedì 17 nei pressi di Grabovo, in Ucraina dell’est, dopo essere esploso mentre viaggiava da Amsterdam (Olanda) verso Kuala Lumpur (Malesia). In un comunicato ripreso da BBC, il governo ucraino ha detto che i separatisti filo-russi hanno sottratto prove di “crimini internazionali” dal luogo dei rottami, e ha aggiunto che sono stati portati via anche i corpi di 38 passeggeri (a bordo c’erano 298 persone). Le squadre di emergenza ucraine hanno detto di avere finora recuperato soltanto i corpi di 186 passeggeri.
Dopo essere stati respinti da uomini armati una prima volta venerdì, alcuni osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), incaricati di effettuare le prime indagini sul volo, hanno avuto un accesso limitato all’area dove si trovano i rottami dell’aereo, a causa dell’opposizione dei separatisti filo-russi. La scena nel punto in cui è precipitato l’aereo è piuttosto surreale: molti dei corpi sono stati disposti in alcuni sacchi ai bordi della strada, e molti altri sono ancora scoperti da ormai più di 48 ore. Il ministro degli Esteri olandese, Frans Timmermans, ha detto che il suo paese è “arrabbiato, furioso” per come i corpi dei passeggeri del volo MH17, in gran parte olandesi (192), sono stati trattati finora.
In una conferenza stampa il ministro dei Trasporti malese ha detto che non ci sono notizie del ritrovamento della scatola nera. In mattinata è stato anche riportato che il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente Vladimir Putin si sono sentiti telefonicamente e hanno concordato sulla necessità di istituire una commissione di inchiesta internazionale, già richiesta dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU in una riunione di emergenza che si è tenuta venerdì a New York.
Le 298 persone a bordo del volo MH17, stando agli ultimi dati forniti da Malaysia Airlines, provenivano da diversi paesi: 192 dai Paesi Bassi, 44 dalla Malesia, 27 dall’Australia, 12 dall’Indonesia, 10 dal Regno Unito, 4 dalla Germania, 4 dal Belgio, 3 dalle Filippine, 1 dal Canada e 1 dalla Nuova Zelanda.