La scena del volo MH17
È tutto assurdo, scrivono i giornalisti che ci sono stati: uomini armati, nessun controllo, chiunque può portarsi via quello che vuole e i corpi sono ancora esposti all'aperto
Dal luogo in cui è precipitato il volo MH17 continuano ad arrivare foto e racconti, spesso raccapriccianti (qui potete seguire il liveblog del Post). Molti giornalisti sono riusciti ad arrivare nella zona dove sono caduti i resti dell’aereo di Malaysian Airlines soltanto sabato 19 luglio, e hanno cominciato a twittare foto e a descrivere lo scenario che si sono trovati davanti, che è piuttosto assurdo (qui potete vedere un video di Vice girato sul posto, attenzione: contiene immagini molto forti). Nessuno sembra essere stato incaricato di svolgere indagini ufficiali su quello che è accaduto. Nessuno si sta prendendo cura dei corpi dei passeggeri. Alcune delle difficoltà incontrate dai giornalisti nel raggiungere il luogo del disastro sono dovute ai molti uomini armati che presidiano l’area. Si tratta dei miliziani filo-russi che fino a ora hanno impedito agli osservatori dell’OSCE di raggiungere il luogo dove si trovano i resti dell’aereo, e che hanno creato parecchi problemi anche ai giornalisti.
Max Seddon, giornalista di Buzzfeed che si occupa della crisi ucraina da diversi mesi, ha descritto in un tweet uno di questi miliziani: «Un miliziano soprannominato come uno dei sette nani di Biancaneve blocca un convoglio dell’OSCE [Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ndr]: la storia delle indagini sul volo MH17 in poche parole».
A gunman named after one of the Seven Dwarves from Snow White blocking OSCE convoy. #MH17 investigation in a nutshell pic.twitter.com/lwaNjmGomY
— max seddon (@maxseddon) July 19, 2014
I filo-russi controllano completamente l’area dove si trovano i resti dell’aereo e i corpi dei passeggeri: da quello che hanno potuto vedere i giornalisti presenti sul posto – ma anche dalle immagini trasmesse dalle televisioni russe negli ultimi due giorni – non sembra che stiano procedendo con le cautele e le attenzioni che vengono riservate in questi casi dagli esperti di incidenti aerei. Per il momento, dice Max Seddon, «non c’è traccia né della scatola nera, né di schegge o altre tracce del missile. Nessun segno della presenza di esperti militari, nessuna idea di dove stiano portando i corpi».
No sign of black boxes. No sign of missile debris. No sign of aviation or military experts. No idea where the bodies are going. #MH17
— max seddon (@maxseddon) 19 Luglio 2014
A quanto sembra, alcuni effetti personali dei passeggeri e altri oggetti sono stati raccolti dai miliziani e ammucchiati vicino ai rottami dell’aereo.
Much of the debris on the #MH17 crash site has already been moved. Some items found whole, for example, piled here. pic.twitter.com/QLQJerWnTP
— Paul Sonne (@PaulSonne) July 19, 2014
Personal effects of #MH17 passengers at crash site. pic.twitter.com/jmBr4Dh4xd
— Christopher Miller (@ChristopherJM) July 19, 2014
La gran parte dei corpi delle vittime si trova ancora nel punto dove è caduta e soltanto alcuni sono stati coperti con dei teli neri.
Many of the bodies are marked and covered like this. #MH17 pic.twitter.com/4eP6oCBwE9
— max seddon (@maxseddon) 19 Luglio 2014
Dice Paul Sonne: «Alcuni dei corpi ora sono stati messi in sacchi di plastica. Ma erano rimasti esposti al tempo umido per tre giorni».
Some of the bodies have now been wrapped in plastic type body bags. But lying in the humid weather for 3rd day #MH17 pic.twitter.com/oqHzYomXk8
— Paul Sonne (@PaulSonne) July 19, 2014
Alcuni giornalisti hanno fotografato corpi ancora legati con le cinture di sicurezza ai sedili dell’aereo. Max Seddon ha scritto di avere contato 82 corpi, alcuni in sacchi messi al lato della strada, altri decomposti per il calore.
Counted 82 bodies at #MH17 site. Some in body bags by the side of the road. Others decomposing in the heat. Parts being shoveled into sacks.
— max seddon (@maxseddon) July 19, 2014
Non è chiaro chi si debba occupare delle indagini, della raccolta dei detriti e dei corpi. Alcuni giornalisti hanno raccontato che un gruppo di minatori ha raggiunto il luogo del disastro e ha raccolto i passaporti dei passeggeri, coprendo i corpi che riusciva a trovare con dei teli.
Antratsyt miners walked to #MH17 site y’day, covered bodies, found passports, marked wreckage, via @ChristopherJM pic.twitter.com/ZCKM1tYaO0
— The Daily Rupert (@TheMurdochTimes) July 19, 2014
Il fatto che non ci sia un chiaro responsabile delle indagini sul luogo del disastro ha fatto sì che si siano verificate scene paradossali, con cameramen e giornalisti che camminavano in mezzo ai corpi e ai rottami dell’aereo, circondati dagli uomini armati delle milizie filo-russe.
Journalists and a rebel in a balaclava next to a fragment of the crashed #MH17 plane today. pic.twitter.com/XHHObFlqVd
— Paul Sonne (@PaulSonne) 19 Luglio 2014
Di nuovo Max Seddon scrive: «A un certo punto parecchi cameramen stavano filmando dietro un grande pezzo di fusoliera. Avrebbero potuto facilmente inciampare in un corpo di un passeggero. Non c’è nessun cordone di sicurezza».
At one point several cameramen were filming behind a large piece of fuselage. Easily could have stepped on a body mangled in it. No cordon.
— max seddon (@maxseddon) July 19, 2014
Max Seddon: «A questo punto qualsiasi discussione su una indagine credibile è ridicola. Sarà già un piccolo miracolo se i parenti riceveranno i corpi semi-intatti.»
At this stage, any talk of a credible #MH17 investigation is ridiculous. It’ll be a small miracle if relatives get the bodies semi-intact.
— max seddon (@maxseddon) July 19, 2014
At the crash site, there’s a TV journalist filming a stand up two feet from the end part of the plane. No perimeter, cordon, nothing. #MH17
— Paul Sonne (@PaulSonne) July 19, 2014
Il corrispondente del Wall Street Jorunal, Paul Sonne, ha notato in un tweet il contrasto tra il luogo dell’incidente, cosparso di corpi e rottami, e un campo di girasoli, poco distante.
Next to the crash site, the most beautiful field of sunflowers swaying in the summer wind. #MH17 pic.twitter.com/StMfzCFLzR
— Paul Sonne (@PaulSonne) 19 Luglio 2014