La Costa Concordia è a galla
Si è sollevata di circa 2 metri dal fondale ed è stata spostata di 30 metri di distanza dalle coste dell'Isola del Giglio, tra una settimana partirà per Genova
Dopo due anni e mezzo, lunedì 14 luglio la Costa Concordia è tornata a galleggiare nei pressi dell’Isola del Giglio in Toscana, dove il 13 gennaio 2012 fece naufragio causando la morte di 32 persone. La nave si è sollevata di circa 2 metri dalla piattaforma su cui poggiava e successivamente è stata spostata di una trentina di metri verso est. L’operazione è stata realizzata senza particolari imprevisti, anche se c’è stato qualche problema con il rilascio di un cavo a poppa che ha ritardato parte di lavori. La prima prova di galleggiamento era fondamentale per verificare la stabilità del relitto in vista dei prossimi spostamenti.
La Costa Concordia galleggia grazie a una serie di 30 cassoni che nei mesi scorsi sono stati applicati lungo i suoi fianchi. Fino a oggi i cassoni, alti fino a 33 metri, erano pieni di acqua, che faceva da zavorra per mantenere ferma e stabile la nave sul fondale. Vuotando i cassoni attraverso il pompaggio di aria compressa, la struttura è diventata più leggera e ha permesso alla nave di iniziare a galleggiare. I cassoni non sono stati vuotati completamente, perché per ora la nave non sarà sollevata completamente.
Nei prossimi due giorni i tecnici provvederanno a sistema alcuni tiranti e cassoni, operazioni che non si potevano fare prima per la posizione che aveva assunto la Concordia. Terminati gli ultimi lavori, si procederà entro fine settimana a vuotare ulteriormente i cassoni in modo che la nave si sollevi in tutto di altri 12 metri, oltre ai 2 di oggi. A quel punto, se tutto andrà come nei piani, il relitto potrà essere trainato per eseguire le manovre necessarie per allontanarlo dalle coste dell’Isola del Giglio.
La Costa Concordia sarà accompagnata nel suo ultimo viaggio da 10 mezzi navali, ma solo due di questi saranno utilizzati per il traino vero e proprio della nave: saranno due rimorchiatori collegati a prua con una capacità di tiro pari a 135 tonnellate. Il relitto sarà trainato dal Giglio a nord, fino al porto di Genova Voltri. Per lo spostamento sono state previste due rotte alternative, seppure simili tra loro, che saranno seguite a seconda delle condizioni del mare. Per precauzione si navigherà a una distanza superiore dalle coste rispetto a quanto previsto dalle leggi marittime.
La prima rotta prevede che la Costa Concordia effettui prima un passaggio verso sud per allontanarsi dal Giglio, aggirando l’isola prima di spostarsi a ovest e infine verso nord al largo della coste della Corsica. La seconda rotta prevede un percorso più diretto, con uno spostamento da subito verso nord, poi a ovest verso il mare aperto e infine verso nord per raggiungere la Liguria. La prima rotta è lunga 383 chilometri, la seconda circa 350.