Le grandi navi a Venezia viste da Gianni Berengo Gardin
Il reportage di uno dei più grandi fotografi italiani su una storia controversa che va avanti da anni, in mostra a Milano fino al 28 settembre
Venerdì 11 luglio è stata inaugurata a Milano Mostri a Venezia, che raccoglie 27 fotografie scattate da Gianni Berengo Gardin, uno dei più importanti fotografi italiani, tra il 2012 e il 2014. Le immagini, tutte in bianco e nero, mostrano e denunciano il passaggio delle enormi navi da crociera nel Canale della Giudecca di Venezia. Il reportage si inserisce nel lungo e controverso dibattito sul passaggio delle grandi navi a Venezia, che secondo i critici sarebbe pericoloso per la salute delle persone e per la stabilità degli edifici. Le enormi navi da crociera, alte anche 60 metri, rovinerebbero anche il paesaggio e il panorama della città, a fronte di un piccolo guadagno legato all’arrivo dei turisti. La mostra è ospitata a Villa Necchi ed è organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto, e resterà aperta fino al 18 settembre.
Berengo Gardin è nato nel 1930 a Santa Margherita Ligure ed è conosciuto in Italia e all’estero per il suo grande lavoro di documentazione e racconto sull’Italia, con le immagini di Venezia – la città di suo padre – Milano, Liguria, Genova; attraverso l’esperienza con Renzo Piano; con il grande reportage Dentro le case, la Biennale d’arte di Venezia e la lunga e prolifica collaborazione con il Touring Club Italiano. All’estero ha lavorato a New York, a Vienna e nel Regno Unito. Il suo archivio è molto vasto – conta circa un milione e 500 mila negativi che vanno dagli anni Cinquanta a oggi – e mostra lavori svolti con diversi approcci, dal reportage al documentario, tutti in bianco e nero. Ha collaborato con diversi grandi quotidiani e periodici nazionali e internazionali, come Domus, Epoca, Le Figaro, L’Espresso, Time, Stern; ha pubblicato 210 libri fotografici, ha fatto centinaia di mostre e dal 2010 è membro dell’agenzia fotografica Contrasto.