Gli “encierros” alla Festa di San Firmino, a Pamplona
Foto della parte più nota della tradizionale festa spagnola, quella coi tori e la gente che gli corre davanti
A Pamplona, nel nord della Spagna, vanno avanti da domenica 6 luglio le celebrazioni della festa di San Firmino, uno degli eventi più suggestivi e noti anche fuori dalla Spagna, specialmente per la grande popolarità ottenuta dopo la pubblicazione del romanzo di Ernest Hemingway Fiesta, ambientato proprio a Pamplona. La parte più conosciuta di questa festa si svolge ogni mattina dal 7 al 14 luglio ed è il cosiddetto ‘“Encierro” (“chiusura”), e cioè quella parte con i tori e la gente che gli corre davanti, lungo percorsi affollatissimi, recintati e alquanto stretti, che conducono all’arena dove poi si svolge la corrida: quasi ogni anno – anche stavolta – ci scappa l’incidente, e qualcuno resta travolto dai tori in corsa riportando contusioni, traumi o ferite ancora più gravi.
Anche la festa di San Firmino – come in genere tutte le corride – attira sempre una serie di critiche sia per quanto riguarda i rischi per la sicurezza a cui espone i partecipanti sia per il trattamento a cui sono sottoposti gli animali durante le celebrazioni. Ogni encierro viene trasmesso quotidianamente da TVE, la maggiore emittente radiotelevisiva spagnola.
Una coordinatrice dell’organizzazione animalista PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), presente a Pamplona in questi giorni, ha detto: «Molti dei turisti che arrivano a Pamplona per partecipare agli encierros e correre davanti ai tori non hanno idea del fatto che stanno prendendo parte a una festa che celebra la tortura e la morte di questi magnifici animali, e molti di loro non lo farebbero se ne fossero consapevoli».