Ancora lanci di razzi tra Israele e Gaza
Sono ripresi gli attacchi dalla Striscia verso Israele, e viceversa: Netanyahu dice che continuerà a bombardare fino a quando Hamas lancerà i suoi razzi (intanto si parla di 38 morti)
Aggiornamento delle 18.30: Le autorità palestinesi dicono che i morti nei bombardamenti israeliani a Gaza sono almeno 38, tra cui almeno 30 civili. L’esercito israeliano dice di aver bombardato 550 siti controllati da Hamas, mentre 48 razzi lanciati dai soldati palestinesi hanno colpito il territorio israeliano.
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Nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 luglio è ripreso il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio di Israele da parte di Hamas. Il sistema di protezione antiaereo israeliano – l'”Iron Dome” – ha intercettato buona parte dei razzi, facendoli esplodere in aria prima che potessero raggiungere il suolo. Due sono stati distrutti mentre erano diretti verso Tel Aviv, il principale centro economico di Israele: in città sono suonate per alcuni minuti le sirene che segnalano il possibile arrivo di un attacco. I razzi non intercettati dalla contraerea sono caduti in territorio Israeliano senza causare particolare danni né feriti. Come era avvenuto nei giorni scorsi, Israele ha risposto ai lanci di razzi con una serie di attacchi aerei verso edifici e altri obiettivi dell’ala armata di Hamas. Tra israeliani e palestinesi la tensione è aumentata negli ultimi giorni a causa del ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani rapiti a metà giugno e dell’uccisione di un ragazzo palestinese, condotta da un gruppo di ebrei estremisti.
Secondo Hamas, che governa la Striscia di Gaza, gli attacchi aerei condotti da Israele hanno fino a ora causato la morte di almeno 25 palestinesi e il ferimento di 70. Tra le persone morte ci sarebbero anche quattro donne e tre bambini. Altre fonti parlano di almeno 27 morti e di 130 feriti. Nella notte i bombardamenti su obiettivi di Hamas sono stati circa 160 e da quando è iniziata la nuova offensiva gli obiettivi colpiti sono stati almeno 440 in diversi punti della Striscia di Gaza. Tra le strutture colpite ci sono stati decine di siti dai quali Hamas realizzava il lancio dei suoi razzi e alcuni centri di controllo e coordinamento utilizzati dai miliziani.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato che “nessun altro paese vive sotto una simile minaccia, e nessun paese accetterebbe mai questo tipo di minaccia: per questo motivo abbiamo esteso in modo significativo le nostre attività contro Hamas e le altre organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza”. Per ridurre il più possibile il numero di persone uccise durante i bombardamenti, i responsabili dell’esercito hanno spiegato che vengono effettuate telefonate di avviso nelle zone interessate dagli attacchi pochi minuti prima che questi avvengano.
Per ora le attività militari proseguiranno per via aerea, ma il governo israeliano non esclude la possibilità di eseguire operazioni via terra nei prossimi giorni. Circa 40mila riservisti sono stati messi in pre-allerta per questa eventualità. I bombardamenti, ha spiegato Israele, continueranno comunque fino a quando non cesserà il lancio di razzi verso i suoi territori da parte di Hamas.
In Cisgiordania ci sono stati momenti di tensione tra alcuni palestinesi e la polizia israeliana, con i primi che hanno lanciato pietre e altri oggetti verso gli agenti.
L’esercito israeliano ha diffuso un video in cui si vedono alcune persone armate mentre arrivano dal mare a Zikim, nel sud di Israele. Il filmato mostra la loro uccisione a distanza da parte dei soldati israeliani, secondo i militari si trattava di “terroristi di Hamas”. (Il video è abbastanza esplicito, quindi occhio.)
Nella parte meridionale di Israele al confine con la Striscia di Gaza, dove è più probabile che possano arrivare i missili, è stato dichiarato lo stato di emergenza. Agli abitanti delle zone interessate viene suggerito di stare il più possibile in casa e per motivi di sicurezza sono state sospese le attività scolastiche e nei campi estivi.