Argentina-Olanda, stasera
Guida alla seconda semifinale dei Mondiali: chi gioca, chi non gioca, cosa aspettarsi
Argentina e Olanda giocheranno contro alle 22 – ora italiana – nella seconda semifinale dei Mondiali di calcio in corso in Brasile. La partita sarà trasmessa sia da RAI 1 sia da Sky Sport. La squadra vincitrice giocherà nella finale del torneo contro la Germania – che ieri ha schiantato il Brasile per 7-1 in una partita storica – domenica 13 luglio a Rio de Janeiro. Sulla carta sarà una partita piuttosto divertente: Olanda e Argentina sono da anni tra le squadre più forti in circolazione, nonostante ultimamente abbiano vinto molto poco rispetto alle aspettative generate nei loro confronti.
L’Argentina ha vinto la sua ultima Coppa del Mondo nel 1986 e dal 1990 non raggiungeva le semifinali del torneo (alle ultime due edizioni, nel 2010 e nel 2006, è uscita ai quarti): nel frattempo è anche arrivata seconda a due edizioni consecutive della Coppa America, nel 2004 e nel 2007. L’Olanda non ha mai vinto un Mondiale ma ha giocato tre finali del torneo: nel 1974, nel 1978 e nel 2010, perdendo rispettivamente contro Germania Ovest, Argentina e Spagna. Agli Europei, dopo la vittoria del 1988, è arrivata tre volte in semifinale perdendo sempre.
Nella partita di stasera, poi, giocheranno contro due fra i giocatori più in forma dei Mondiali in corso: Arjen Robben e Lionel Messi. Robben ha segnato tre gol ed è stato fra i migliori in campo praticamente in ogni partita: contro il Messico, agli ottavi di finale, il rigore che ha permesso all’Olanda di passare è arrivato per un fallo di Rafael Márquez dopo una sua grande azione solitaria – anche se secondo molti ha esagerato nella caduta. Messi, invece, ha tirato fuori l’Argentina da partite complicate (ha segnato quattro gol nella fase a gironi, sui sette totali della squadra), e in generale è sembrato molto più a suo agio rispetto agli anni scorsi. L’allenatore dell’Argentina Alejandro Sabella, dopo i quarti di finale vinti col Belgio, ha detto che durante la partita aveva prodotto «una brezza di aria fresca quando attorno il terreno era secco».
Come ci sono arrivate
L’Olanda ha vinto facilmente il proprio girone – non una cosa da poco: dentro, c’erano Spagna, Cile e Australia – e rischiato molto contro il Messico, agli ottavi. Contro la Costa Rica ha attaccato moltissimo, preso un palo e una traversa – entrambi con Sneijder – ma è passata solo ai rigori, grazie ai due parati dal secondo portiere Tim Krul, fatto entrare fra la sorpresa di molti dall’allenatore Louis van Gaal al 121esimo minuto. Il reparto più forte della squadra è l’attacco: l’Olanda ha segnato più gol di tutti ai gironi (10) e questo ha un po’ nascosto le difficoltà difensive mostrate nel primo tempo contro la Spagna e contro l’Australia (che è riuscita a segnarle due gol).
L’Argentina ha faticato parecchio praticamente a ogni partita disputata fin qui: è arrivata prima nel proprio girone vincendo tutte e tre le partite, ma mai con più di un gol di scarto. Ha battuto 2-1 la Bosnia Erzegovina, 1-0 l’Iran (rischiando a tratti di andare in svantaggio) e infine 3-2 la Nigeria, in una partita molto divertente.
Anche negli ottavi l’Argentina ce l’ha fatta per un pelo: l’unico gol della partita l’ha segnato il centrocampista Ángel di María al 118esimo minuto, dopo una partita molto combattuta. La Svizzera ha comunque avuto due grandi occasioni per pareggiarla e arrivare fino ai calci di rigore. Ai quarti, contro il Belgio, ha giocato sostanzialmente la sua miglior partita: ha vinto 1-0 grazie soprattutto a una grande partita dell’attaccante del Napoli Gonzalo Higuaín, che ha segnato un bel gol dopo otto minuti di gioco e colpito una traversa nel secondo tempo. L’allenatore del Belgio Marc Wilmots, a fine partita, l’ha definita «una squadra normale, tutto sommato»: è la stessa impressione di molti, che cioè tolti i fenomeni che ha in attacco – Messi, Higuaín, Agüero e di María – dietro sia una squadra normale, se non mediocre.
Come stanno messe?
Ciascuna delle due squadre ha alcuni giocatori infortunati o poco in forma. Quella messa peggio sembra l’Olanda: Van Gaal ha fatto sapere che il forte attaccante del Manchester United Robin Van Persie ha avuto problemi intestinali e che ancora ieri si è allenato da solo. Il centrocampista del Milan Nigel De Jong, titolare nelle tre partite del girone, ha avuto uno strappo all’inguine contro il Messico: la stessa nazionale olandese aveva fatto sapere che sarebbe dovuto rimanere fuori per un periodo compreso fra due e quattro settimane, ma è tornato recentemente ad allenarsi, meno di dieci giorni dopo essersi infortunato. Van Gaal ha detto che «se la sua reazione è buona ed è in condizione di giocare, allora può avvenire un miracolo». Nella squadra olandese non stanno benissimo neanche il difensore Ron Vlaar e il centrocampista Leroy Fer.
Nell’Argentina l’assenza più grave sarà certamente quella del fortissimo centrocampista del Real Madrid Ángel di María (lo dice persino Nate Silver, con argomenti tutti suoi). Ha subìto uno strappo alla coscia nei quarti di finale: il medico della nazionale argentina ha detto che salterà sicuramente la semifinale e che in seguito «verrà valutato giorno per giorno» (significa che sulla carta potrebbe anche giocare un’eventuale finale). È però guarito il forte attaccante del Manchester City Sergio Agüero, che si era infortunato al ginocchio contro la Nigeria: secondo il medico della squadra «è pronto per giocare». Sarà disponibile anche il difensore Marcos Rojo, squalificato nella partita contro il Belgio, che finora ha giocato delle discrete partite (ha anche segnato un gol, contro la Nigeria).
Probabili formazioni
È molto difficile prevedere come sarà messa in campo l’Olanda. Finora Van Gaal l’ha schierata con tre moduli diversi: il 3-5-2, il 4-3-3 e il 3-4-3. Con quest’ultimo ha disposto la squadra nell’ultima partita contro il Costa Rica e molti osservatori pensano che riproporrà un modulo simile, col dubbio se spostare o meno in posizione più avanzata Sneijder (che finora ha spesso giocato a centrocampo, anche contro la Costa Rica). Nel caso uscirebbe il 20enne attaccante esterno Memphis Depay – titolare contro la Costa Rica – e verrebbe inserito un altro centrocampista centrale, probabilmente Jonathan de Guzmán. Nel caso non dovesse giocare Van Persie, il suo sostituto naturale sembra essere il centravanti Klaas-Jan Huntelaar, che contro il Messico è entrato come suo sostituto.
L’Argentina, senza di María ma con Agüero e Rojo, potrebbe giocare con una specie di 4-3-1-2 adattabile a 3-4-1-2, con Javier Mascherano che scenderebbe fra i due difensori centrali Martín Demichelis e Ezequiel Garay. A centrocampo non è chiaro chi ci sarà fra Fernando Gago, Lucas Biglia e Enzo Pérez.
foto: Dean Mouhtaropoulos/Getty Images