Brasile-Germania, stasera
Guida a una delle partite più affascinanti che potessimo sperare di vedere ai Mondiali
La prima semifinale del Mondiale del 2014 in Brasile è Brasile-Germania: si giocherà oggi alle 22, ora italiana, al Mineirão di Belo Horizonte, uno stadio da circa 60 mila posti. Stabilirà la prima finalista che domenica 13 luglio affronterà la squadra vincente dell’altra semifinale, Argentina-Olanda. Brasile-Germania è una partita importantissima, che probabilmente sarà vista – la trasmettono sia Rai che Sky – anche da chi non segue abitualmente il calcio o da chi non ha seguito il Mondiale finora: si affrontano le due nazionali che hanno ottenuto più piazzamenti tra i primi due posti nella storia della Coppa del mondo.
Il Brasile l’ha vinta 5 volte, e due volte è arrivato secondo; la Germania ha vinto 3 volte, e 4 volte è arrivata seconda, e questa è addirittura la quarta semifinale consecutiva che gioca in un Mondiale. Prima d’ora, in partite ufficiali, Brasile e Germania si sono affrontate già 21 volte: 12 volte ha vinto il Brasile, 4 volte la Germania e 5 volte hanno pareggiato. Non bastasse la tradizione, a rendere speciale questa semifinale, c’è anche la considerazione del fatto che attualmente si tratta di due delle migliori squadre del mondo.
Come sono andate finora
Sia Brasile che Germania hanno faticato più del previsto, nella fase a eliminazione diretta di questa edizione del Mondiale di calcio in Brasile. Né agli ottavi né ai quarti sono riuscite a vincere con più di un gol di scarto, ed è una considerazione che si può estendere a tutte le squadre del torneo, e che la dice lunga su quanto siano state combattute tutte le partite dopo la fase a gironi (che tutto sommato è stata più divertente).
Il Brasile
Il Brasile ha seriamente rischiato di essere eliminato agli ottavi contro il Cile, quando un tiro dell’attaccante Mauricio Pinilla è finito contro la traversa all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare: stavano 1-1, e poi il Brasile è passato soltanto ai rigori, sebbene ne abbia sbagliati due su cinque (il Cile tre). Ai quarti è sembrato molto più convincente e ha vinto meritatamente 2-1 contro una buona Colombia.
Purtroppo per loro quella partita gli è costata parecchio: si è infortunato seriamente Neymar, che è il loro trequartista con più talento e fantasia; il capitano Thiago Silva è stato ammonito e – dato che era già stato ammonito in precedenza – salterà la semifinale contro la Germania, squalificato. Sono due assenze importanti: Neymar è quello che spariglia, che salta i difensori in dribbling, che inventa le giocate geniali e accelera un gioco spesso un po’ prevedibile; Thiago Silva è probabilmente il miglior difensore al mondo, quello che dà ordine e coordina i movimenti della linea difensiva.
Eccetto che in alcuni momenti della fase a gironi, il Brasile non ha mai veramente schiantato gli avversari o fatto vedere un gioco per cui si possa indubbiamente dire che sono i più forti. Però ha mostrato una buona capacità di difendere il risultato minimo di vantaggio e anche uno spirito di gruppo che in parte si era già visto durante la Confederations Cup vinta l’anno scorso, a giugno 2013. Può anche contare sulle notevoli doti atletiche di alcuni suoi giocatori, come David Luiz, un difensore di 1 metro e 90 che ha già segnato due gol, bravissimo sui calci piazzati: sia a tirarli che a ricevere cross e prendere la palla di testa.
La Germania
Anche la Germania sta messa bene, forse anche meglio, in quanto a doti atletiche e forza fisica: è la squadra con i giocatori mediamente più alti e più pesanti. È una caratteristica che le torna utile per il possesso palla a centrocampo, e soprattutto in difesa: fare lanci lunghi in attacco, contro di loro, è una tattica che tendenzialmente non funziona. E quegli stessi difensori, come molti di questo Mondiale, si rivelano poi fondamentali anche nelle azioni di attacco: Mats Hummels, 1 metro e 92, è quello che ha segnato il gol decisivo nel quarto di finale contro la Francia, una partita tutto sommato brutta in cui la Germania ha fatto molto poco (e la Francia ancora meno). Rispetto ad altre nazionali tedesche del passato, però, questa ha anche molti giocatori agili, tecnici e veloci, soprattutto in attacco: come Schürrle, Gotze, Özil, Podolski. Ha Thomas Müller, giovane attaccante che sa fare veramente tutto; ha Manuel Neuer, uno dei portieri più completi al mondo, e ha Miroslav Klose, il più grande marcatore della storia dei Mondiali.
Chi arbitra
L’arbitro di Brasile-Germania sarà il messicano Marco Antonio Rodríguez Moreno: è quello di Italia-Uruguay, molto criticato sia per l’espulsione di Claudio Marchisio – da alcuni ritenuta eccessiva – sia soprattutto per il morso non visto e non sanzionato di Luis Suárez a Giorgio Chiellini. L’altra partita che ha arbitrato finora, oltre a Italia-Uruguay, è stata sempre nella fase a gironi: Belgio-Algeria, finita 2-1, con due ammonizioni.
Come giocheranno
Le due assenze di Neymar e Thiago Silva non faranno cambiare tattica al Brasile: probabilmente il modulo resterà quello di sempre, un 4-2-3-1 con Willian al posto di Neymar e Dante al posto di Thiago Silva. Willian ha 25 anni e gioca nel Chelsea: è bravo tecnicamente e molto veloce, ma non è forte quanto Neymar. Probabilmente saranno Oscar e Fred i due giocatori che dovranno impegnarsi ancora di più nelle azioni di attacco, in assenza di Neymar.
La Germania gioca con un 4-3-3 in cui i tre attaccanti sono in verità dei trequartisti rapidissimi, che fanno molti passaggi in verticale e attaccano tutti e tre insieme, permettendo alle linee di difesa e centrocampo di far salire la squadra. L’unica differenza rispetto al quarto di finale contro la Francia è che potrebbe essere ripristinato fin dall’inizio il modulo con Thomas Müller centrale in attacco piuttosto che Miroslav Klose, con Özil esterno sinistro e uno tra Gotze o Podolski a destra.
Chi vince
La maggior parte dei bookmaker vedono il Brasile favorito, ma di pochissimo: tendenzialmente ipotizzano una partita molto equilibrata e con pochi gol. Molto dipenderà dalla capacità del Brasile di difendere senza Thiago Silva e di costruire azioni di attacco senza Neymar. Considerando che la Germania non ha particolari punti deboli, e che ha un portiere fortissimo, probabilmente il fattore che motiva il leggero vantaggio attribuito al Brasile è il fatto che giochi in casa.
Foto: Laurence Griffiths/Getty Images