I biglietti dei Mondiali venduti illegalmente
La polizia brasiliana ha arrestato il capo di una grande società che gestiva la vendita di 445.500 biglietti speciali per conto della FIFA, parte dei quali veniva rivenduta a prezzo maggiorato
Lunedì 7 luglio è stato arrestato a Rio de Janeiro Ray Whelan, il capo di Match Hospitality, una società svizzera che ha gestito per conto della FIFA la vendita di 445.500 biglietti per le partite dei Mondiali di calcio in corso in Brasile. La settimana scorsa nel corso della stessa inchiesta erano state arrestate altre undici persone, che secondo BBC News rischiano di essere formalmente accusate di riciclaggio di denaro, associazione a delinquere e vendita di biglietti non autorizzata.
Whelan e le altre persone coinvolte sono accusate di fare parte di un sistema per vendere a un prezzo maggiorato i biglietti inutilizzati che facevano parte di pacchetti speciali, destinati alla vendita in blocco alle aziende: questo tipo di biglietti, invece, spiega Associated Press «se invenduto o inutilizzato dovrebbe essere riconsegnato alla FIFA affinché possa essere venduto al pubblico». Whelan e i suoi, ha spiegato la polizia brasiliana, avrebbero guadagnato circa 66 milioni di dollari a ogni edizione dei Mondiali grazie a questa attività (la polizia sospetta abbia operato in quattro degli ultimi Mondiali).
Match Hospitality ha pagato alla FIFA 240 milioni di dollari (circa 176 milioni di euro) per assicurarsi la gestione dei biglietti speciali. È inoltre posseduta al 5 per cento da Infront Sports, la società di Philippe Blatter – nipote di Sepp Blatter, presidente della FIFA – che gestisce la vendita dei diritti televisivi per trasmettere le partite dei Mondiali e fra le altre cose organizza l’asta per la vendita dei diritti televisivi della Serie A.
Spiega Associated Press che secondo la polizia brasiliana Whelan agiva da «”facilitatore”: cioè permetteva a un esteso giro di speculatori di accedere ai biglietti». In una delle 50mila telefonate intercettate nel corso dell’indagine, la polizia ha detto di avere registrato Whelan mentre contratta il prezzo di alcuni biglietti con l’imprenditore algerino Mohamadou Lamine Fofana, arrestato anche lui e considerato il capo dei rivenditori di biglietti. La FIFA ha fatto sapere in un comunicato che «continua a collaborare pienamente con le autorità locali e fornirà ogni dettaglio utile all’investigazione in corso».
foto: YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images