Il ragazzo palestinese picchiato a Gerusalemme
È un quindicenne statunitense di origini palestinesi, le foto e il video sono circolate molto online
Nel fine settimana è circolato molto il video di un ragazzo statunitense di origini palestinesi che sarebbe stato legato e picchiato da due poliziotti israeliani a Gerusalemme, prima di essere arrestato. Secondo alcuni testimoni palestinesi e la famiglia del ragazzo, si tratta di Tariq Abu Khdeir, di 15 anni e cugino di Mohammed Abu Khdeir, il ragazzo ucciso la scorsa settimana (forse da un gruppo di ebrei estremisti, come rappresaglia in seguito al ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani rapiti a metà giugno). Tariq si trovava a Gerusalemme per partecipare al funerale del cugino e secondo i suoi familiari si trovava nella zona in cui si sono verificati scontri con la polizia, che hanno portato al ferimento e all’arresto di decine di persone.
Dopo una serie di accertamenti, Tariq Abu Khdeir è stato rilasciato nella giornata di domenica 6 luglio. Ha il naso rotto, una frattura al mento e altri lividi molto evidenti, hanno spiegato i familiari, mostrando alcune sue fotografie.
Le autorità israeliane hanno risposto alle accuse sul presunto pestaggio spiegando che il video non mostra davvero come sono andate le cose, e che sarebbe stato “montato e modificato” per dare una rappresentazione diversa della realtà. Il ministero della Giustizia israeliano ha annunciato che sarà comunque avviata un’indagine per capire come sono andate le cose a Gerusalemme. Il Dipartimento di stato degli Stati Uniti ha chiesto che siano chiarite le circostanze che hanno portato all’arresto del ragazzo, che è di cittadinanza statunitense.