L’ergastolo per la guida spirituale dei Fratelli Musulmani
Mohamed Badie è stato riconosciuto colpevole di incitamento alla violenza per "fini terroristici"
Sabato 5 luglio, Mohamed Badie, guida del movimento politico-religioso dei Fratelli Musulmani, e altri 36 membri del gruppo sono stati condannati all’ergastolo da un tribunale egiziano, con l’accusa di avere organizzato manifestazioni violente con “fini terroristici”. Lo stesso tribunale ha confermato la condanna a morte per altri dieci membri dei Fratelli Musulmani. Badie, come molti altri leader del movimento, era già stato condannato a morte in due altri processi che lo riguardano.
La repressione contro i Fratelli Musulmani è cominciata un anno fa, dopo la deposizione del presidente Mohamed Morsi in un colpo di stato guidato dall’attuale presidente egiziano ed ex generale Fattah Abdul al-Sisi. Nei mesi successivi al colpo di stato circa 1.500 sostenitori di Morsi e simpatizzanti dei Fratelli Musulmani sono stati uccisi in una serie di scontri con la polizia e con l’esercito, mentre 15mila persone sono state arrestate. Dopo le ultime modifiche alla legge nazionale, in Egitto Fratelli Musulmani sono un’organizzazione illegale.