Woodstock visto da Baron Wolman
Un libro raccoglie le immagini – quasi tutte inedite – scattate dal fotografo capo di Rolling Stone al festival più famoso della storia del rock
Il festival di Woodstock si tenne dal 15 al 18 agosto 1969 – 45 anni fa – nei terreni vicini alla piccola città rurale di Bethel, nello stato di New York: vi parteciparono, inaspettatamente, circa 400 mila persone, rendendolo uno dei momenti più leggendari e iconici della storia del rock e del movimento hippie.
Tra i fotografi presenti al concerto c’era anche Baron Wolman della rivista Rolling Stone. Wolman, che ora ha 77 anni, trascorse gran parte del suo tempo tra il pubblico, mostrando persone sorridenti, affollate sotto il palco, mentre si fanno le canne o si buttano nel lago. Wolman ha spiegato: «ho passato gran parte del mio tempo con la folla perché quello che stava succedendo “laggiù” era troppo interessante per non esplorarlo». Wolman ha anche raccontato che «all’inizio c’era molta resistenza da parte degli abitanti verso i partecipanti al festival. Erano spaventati dagli hippies e dalla controcultura, pensavano che ci sarebbe stata un’invasione. Ma quando le persone sono arrivate, così gentili e carine e premurose, sono state ben accolte».
Le fotografie sono tutte in bianco e nero perché all’epoca Rolling Stone non pubblicava immagini a colori e anche perché, ha detto Wolman, il bianco e nero permette «di guardare al contenuto più attentamente». Le fotografie – quasi tutte inedite – verranno pubblicate per la prima volta in un libro, Woodstock, dalla casa editrice Reel Art Press. Il libro, che uscirà ad agosto, è accompagnato da un’intervista con Wolman e il creatore di Woodstock Michael Lang e dalla prefazione di Carlos Santana. Le fotografie sono anche esposte in una mostra alla galleria Forge & Co di Londra, dal 27 giugno all’8 luglio.