I conti sugli ottavi
Si è segnato molto e quasi sempre negli ultimi minuti: alla fine sono passate tutte le squadre che avevano vinto i loro gironi
Martedì 1 luglio si sono conclusi gli ottavi di finale del Mondiale di calcio 2014 in Brasile. Anche l’ultima partita, Belgio-Stati Uniti, si è conclusa in un modo che potrebbe essere sembrato piuttosto ricorrente fin qui nel torneo: oltre i tempi regolamentari. Prima di prepararsi ai quarti di finale, che si giocheranno venerdì 4 e sabato 5 luglio e promettono molto bene, può essere utile fare un rapido riepilogo delle partite degli ottavi, e prima di tutto fare una serie di considerazioni statistiche generali riguardo le sole partite a eliminazione diretta che si sono giocate finora.
– Si sono qualificate ai quarti tutte le squadre che erano arrivate prime nel loro girone, e nessuna seconda (è la prima volta che succede una cosa del genere);
– Tra le squadre che si sono qualificate ai quarti, quattro hanno già vinto almeno una Coppa del mondo nella loro storia (Brasile, Germania, Francia, Argentina);
– Ben 5 partite su 8 si sono prolungate oltre i tempi regolamentari (Brasile-Cile, Germania-Algeria, Costa Rica-Grecia, Argentina-Svizzera, Belgio-Stati Uniti): è il maggior numero di partite degli ottavi finite così dall’edizione del 1986, la prima con una formula simile a quella odierna;
– Di queste cinque partite, due sono finite ai calci di rigore (Brasile-Cile e Costa Rica-Grecia);
– Soltanto 2 partite su 8 sono finite con più di un gol di scarto nei tempi di gioco (Colombia-Uruguay e Francia-Nigeria), e nessuna è finita con più di due gol di scarto;
– Sono stati segnati 18 gol, considerando solo tempi regolamentari e tempi supplementari;
– Di questi 18 gol, ne sono stati segnati 7 nei tempi supplementari;
– Sono stati segnati 3 gol nei primi tempi, 8 gol nei secondi tempi, 7 gol nei tempi supplementari (di cui 2 nel primo tempo supplementare e 5 nel secondo): insomma, le partite più si va avanti e più diventavano divertenti;
– Sono stati segnati in media 2,25 gol a partita (nella fase a gruppi la media – altissima – era 2,83).
Brasile-Cile: 1-1 dopo 120 minuti, 4-3 dopo i rigori.
Avevano segnato David Luiz al 18esimo e Alexis Sanchez al 32esimo del primo tempo: è stata forse la partita più equilibrata, e nell’ultimo minuto del secondo tempo supplementare l’attaccante cileno Mauricio Pinilla ha anche preso una traversa (che lui stesso ha deciso di ricordare così).
Colombia-Uruguay: 2-0 dopo 90 minuti.
È stata forse l’unica partita vinta in modo piuttosto netto, quella con una squadra che ha giocato effettivamente molto meglio dell’altra. È stata la partita di James Rodriguez, che ha segnato due gol molto belli al 28esimo del primo tempo e al quinto minuto del secondo tempo.
Francia-Nigeria: 2-0 dopo 90 minuti.
Pur essendo una delle due uniche partite finite con più di un gol di scarto, è stata molto più equilibrata di quanto sembri dal risultato. La Francia ha segnato soltanto a 10 minuti dalla fine, con un colpo di testa di Paul Pogba su un’uscita maldestra del portiere della Nigeria. Il secondo gol è arrivato nel tempo di recupero ed è stato un autogol di un difensore della Nigeria.
Germania-Algeria: 0-0 dopo 90 minuti, 2-1 dopo i tempi supplementari.
Quella che meno ci si aspettava fosse così equilibrata. L’Algeria – considerata tra le più deboli negli ottavi – ha giocato molto bene ed è crollata soltanto nel primo tempo supplementare, quando la Germania è andata in vantaggio al secondo minuto con un gol dell’attaccante del Chelsea André Schürrle. Il secondo lo ha segnato Mesut Özil, al 120esimo, prima che Abdelmoumene Djabou segnasse l’unico gol dell’Algeria, nel recupero dei tempi supplementari.
Olanda-Messico: 2-1 dopo 90 minuti (+recupero).
È stata l’unica partita in cui la squadra vincente ha recuperato da una situazione di svantaggio. Aveva segnato un gran bel gol dos Santos, nel terzo minuto del secondo tempo, e fino a due minuti dalla fine della partita l’Olanda era eliminata dai quarti: poi ha segnato Wesley Sneijder all’88esimo, e dopo ancora Klaas-Jan Huntelaar ha trasformato in gol un calcio di rigore che si era procurato Arjen Robben al quarto minuto di recupero (e molti lo hanno definito un tuffo).
Costa Rica-Grecia: 1-1 dopo 120 minuti, 6-4 dopo i rigori.
Aveva segnato Bryan Ruiz al 52esimo per il Costa Rica, che ha giocato buona parte dell’incontro con un giocatore in meno dopo l’espulsione di Duarte al 66esimo. La Grecia ha pareggiato al primo minuto di recupero, con Papastathopoulos, ma poi ha perso ai rigori ed è stata eliminata.
Argentina-Svizzera: 0-0 dopo 90 minuti, 1-0 dopo i tempi supplementari.
Dopo una partita molto brutta, l’Argentina ha evitato di arrivare ai calci di rigore grazie a un gol di Ángel di María a due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare. In quei pochi minuti, c’è stato un palo della Svizzera, un quasi gol di Di Maria da centrocampo e una punizione dal limite per la Svizzera, e per poco non finiva ai rigori anche questa.
Belgio-Stati Uniti: 0-0 dopo 90 minuti, 2-1 dopo i tempi supplementari.
Anche qui si è risolto tutto nei tempi supplementari, in un modo che ha ricordato Germania-Algeria: la squadra meno forte, in questo caso gli Stati Uniti, dopo aver resistito a lungo è andata subito in svantaggio nel primo tempo supplementare e non l’ha più ripresa. Hanno segnato De Bruyne al 93esimo e Lukaku al 101esimo: sei minuti più tardi Green ha segnato il gol degli Stati Uniti (che dopo sono andati vicini al pareggio).
Foto: Julian Finney/Getty Images