Il Ramadan nel mondo
Foto e storia del mese più importante dell'anno per circa 1,6 miliardi di musulmani nel mondo, che per sedici ore al giorno non possono toccare né acqua né cibo
Sabato 28 giugno è iniziato il Ramadan, il nono mese del calendario lunare islamico dedicato al digiuno, alla preghiera e alla carità verso i più poveri. Secondo i musulmani, il Ramadan è il periodo di tempo in cui Dio cominciò a rivelare il Corano al profeta Maometto. I fedeli musulmani, che secondo alcune stime sono 1,6 miliardi, sono tenuti a digiunare, non toccando né acqua né cibo, dall’alba al tramonto, per circa 16 ore al giorno. Tranne alcune eccezioni – come ad esempio i bambini sotto gli 11 anni, gli anziani, i malati, e le donne in gravidanza – tutti i fedeli sono tenuti ad osservare queste regole. A sera il digiuno viene spezzato con l’iftar, un pasto serale generalmente sostanzioso e consumato insieme ad amici e parenti.
Il digiuno è uno dei cinque “pilastri” dell’Islam, cioè uno dei cinque precetti fondamentali (gli altri sono la testimonianza, la preghiera, l’elemosina e il pellegrinaggio alla Mecca, una città situata in Arabia Saudita considerata sacra perché vi nacque il profeta Maometto). Secondo la religione musulmana dovrebbe insegnare a immedesimarsi nelle persone più povere, a esercitare il proprio controllo su di sé e a mostrare devozione a Dio. Quest’anno, il Ramadan sarà un particolare problema per i giocatori musulmani che stanno disputando i Mondiali di calcio. Secondo Vox, i calciatori che lo osserveranno dovranno dormire più dei loro compagni e allenarsi specialmente di sera, di modo da recuperare energie mangiando e bevendo dopo il tramonto del sole.