La Russia è uscita per colpa di un puntatore laser?
Ci sono state contestazioni dopo che il portiere Akinfeev è stato infastidito qualche istante prima del gol del pareggio dell'Algeria
Giovedì 26 giugno la Russia ha pareggiato 1-1 contro l’Algeria nell’ultima partita della fase a gironi del gruppo H del Mondiale di calcio in Brasile. Questo pareggio ha permesso all’Algeria di ottenere il secondo posto nel gruppo, dietro al Belgio, e così di qualificarsi agli ottavi di finale. Era una partita decisiva: se la Russia l’avesse vinta – come effettivamente stava facendo, per 1-0, fino al 60esimo minuto – si sarebbe qualificata lei, come seconda del gruppo, e avrebbe giocato gli ottavi di finale al posto dell’Algeria (che giocherà lunedì 30 contro la Germania). Al termine della partita ci sono state numerose polemiche per un fatto accaduto proprio in occasione del gol dell’Algeria: il portiere della Russia, Igor Akinfeev, è stato disturbato da un puntatore laser proiettato dagli spalti proprio sul suo volto.
Le contestazioni sono state ulteriormente alimentate dal fatto che l’allenatore della Russia, Fabio Capello, ha in seguito attribuito chiaramente una responsabilità a questo fatto riguardo al gol dell’Algeria. La Russia era passata in vantaggio già dopo sei minuti grazie a un gol dell’attaccante Aleksandr Kokorin. Il gol del pareggio dell’Algeria è stato segnato di testa dall’attaccante algerino Islam Slimani, intervenuto su un calcio di punizione battuto dalla sinistra. L’uscita di Akinfeev è stata piuttosto maldestra, e la colpa per il gol subito è stata unanimemente attribuita a un suo errore più che alla bravura di Slimani. Peraltro, fino all’inizio di questo Mondiale, Akinfeev passava per uno forte (la Russia ha subito pochissimi gol durante le fasi di qualificazione, qui trovate la nostra guida alla squadra).
Alcune immagini televisive hanno poi mostrato che Akinfeev è stato effettivamente infastidito dal laser proveniente dagli spalti, o che per lo meno se ne sia accorto e abbia cercato di segnalare qualcosa all’arbitro con alcuni gesti.
Il raggio ha continuato a essere puntato verso Akinfeev anche dopo le sue proteste, durante il calcio di punizione battuto dall’Algeria, su cui poi Slimani ha segnato il gol di testa che ha di fatto permesso all’Algeria di ottenere la qualificazione ai quarti di finale.
L’episodio è stato ampiamente ripreso dai media, anche perché non è la prima volta che si verificano scorrettezze del genere. La grande maggioranza dei commentatori tuttavia ha trovato pretestuose e inopportune le parole di Capello. CBS – che come molti altri media statunitensi sta seguendo con una certa attenzione ed eccitazione il Mondiale di calcio, per via della partecipazione della nazionale – ha scritto: «Certamente è un episodio sfortunato e ingiusto, ma non è per questo che la Russia è andata a casa: è andata a casa perché ha segnato due gol in tre partite in un gruppo francamente molto facile – [gli Stati Uniti sono finiti nel gruppo con Germania, Portogallo e Ghana, e si sono qualificati, ottenendo il secondo posto dietro la Germania] – e perché l’allenatore più pagato al mondo ha ottenuto un record di una vittoria, quattro pareggi e due sconfitte in una serie di sette partite in cui la sua squadra ha segnato cinque gol, e mai più di uno alla volta».