Ottavi di finale, il programma del 28 giugno
Brasile-Cile, dalle 18, e Colombia-Uruguay, dalle 22, sono le prime (promettenti) partite della fase a eliminazione diretta: chi perde va a casa
Gli ottavi di finale dei Mondiali di calcio 2014 in Brasile cominceranno oggi, sabato 28 giugno, e proseguiranno fino a martedì 1 luglio. Le prime due partite saranno Brasile-Cile alle 18 e Colombia-Uruguay alle 22, ora italiana: giocheranno contro la prima classificata del gruppo A (il Brasile) e la seconda del gruppo B (il Cile), e la prima del gruppo C (la Colombia) contro la seconda del gruppo D (l’Uruguay, che quattro giorni fa ha eliminato l’Italia).
Il Mondiale entra quindi nella cosiddetta fase finale, e cioè le partite a eliminazione diretta: chi vince accede alla fase successiva, chi perde va a casa. Se le partite dovessero terminare in parità dopo i tempi regolamentari, si giocheranno due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno, da giocare per intero, ed eventualmente i rigori: non ci sono né golden gol né silver gol (due opzioni per cui, rispettivamente, vinceva chi segnava per primo o chi si ritrovava in vantaggio all’intervallo fra i due tempi o alla fine). Per quelli che, dopo l’eliminazione dell’Italia, non hanno ancora trovato una squadra alternativa per cui tifare, qui c’è una raccolta delle possibili scelte, ragionata e motivata.
Brasile-Cile, alle 18 ora italiana (diretta tv: Sky e RAI)
Si giocherà allo stadio “Mineirao” di Belo Horizonte ed è una delle partite più attese degli ottavi di finale: il Brasile è – secondo la maggior parte degli analisti e dei bookmaker – la squadra favorita per la vittoria del Mondiale; il Cile è una delle squadre che hanno sorpreso maggiormente gli osservatori, dopo che è riuscita a qualificarsi come seconda in un gruppo molto complicato, con Olanda, Australia e Spagna (la squadra campione in carica).
Come ci è arrivato il Brasile
Il Brasile ha concluso il suo girone – era il gruppo A, con Croazia, Messico e Camerun – al primo posto, con 7 punti, frutto di due vittorie e un pareggio: ha battuto la Croazia (3-1) nella prima giornata – dopo però aver faticato per buona parte della partita – e poi ha pareggiato contro il Messico (0-0) e vinto contro il Camerun (4-1). Praticamente gli stessi risultati ottenuti dal Messico, che però alla fine si è ritrovato secondo in classifica per via della peggiore differenza reti rispetto al Brasile. Finora, sebbene il Brasile abbia comunque dimostrato di essere una squadra molto forte in attacco, ci sono stati diversi momenti in cui le squadre avversarie sono riuscite a controllare il gioco e a difendersi bene, costringendo il Brasile a faticare più del previsto per ottenere un risultato positivo.
Come ci è arrivato il Cile
Il Cile, come detto, era nel girone B con due delle squadre più forti del mondo, Olanda e Spagna, campione in carica. In pochi avrebbero scommesso sulla sua qualificazione ma alla fine soltanto l’Olanda ha fatto di meglio – 3 vittorie – in questo girone. Il Cile ha vinto la prima partita 3-1 contro l’Australia e poi ha clamorosamente battuto la Spagna, eliminandola di fatto dal Mondiale. Nella partita della terza e ultima giornata, che avrebbe deciso la prima in classifica nel girone, il Cile ha perso 2-0 contro l’Olanda. In breve: il Brasile è pieno di fuoriclasse, il Cile ne ha almeno due – l’attaccante Alexis Sánchez e il centrocampista Arturo Vidal – ma ha anche tanti giocatori bravi, affidabili e in ottima forma. Insomma non parte spacciato, per niente.
Brasile e Cile si sono incontrate 68 volte in partite ufficiali: 48 volte ha vinto il Brasile, 7 volte ha vinto il Cile e 13 volte è finita in parità.
Colombia-Uruguay, alle 22 ora italiana (diretta tv: solo Sky)
Si giocherà allo stadio “Maracanã” di Rio De Janeiro, dove peraltro si giocherà anche la finale, domenica 13 luglio. Sulla carta è una partita molto equilibrata e interessante, tra due delle migliori squadre sudamericane degli ultime decenni: la Colombia ha stravinto a punteggio pieno un girone non poi così semplice, l’Uruguay era ed è uno dei tre motivi che avevano indotto molti osservatori a definire il gruppo D del Mondiale “il girone della morte” (poi è finita diversamente, come noto da giorni).
Come ci è arrivata la Colombia
La Colombia ha vinto tutte e tre le partite del gruppo C, segnando anche parecchi gol: ha battuto la Grecia 3-0, la Costa d’Avorio 2-1 e il Giappone 4-1. Era chiaramente la squadra favorita per il primo posto nel girone ma sulla carta avrebbe comunque dovuto guadagnarselo, affrontando tre squadre con un buon attacco (la Costa d’Avorio) o con esperienza e discreta organizzazione tattica (Grecia e Giappone). Tra i suoi giocatori più forti, e attualmente più in forma, ci sono il centrocampista della Fiorentina Juan Cuadrado, il centrocampista del Monaco James Rodríguez e l’attaccante del Porto Jackson Martinez.
Come ci è arrivato l’Uruguay (metti che uno non sa)
L’Uruguay si è qualificata come seconda nel girone D, quello con Costa Rica, Italia e Inghilterra. La qualificazione l’ha ottenuta grazie a un gol del difensore Diego Godín segnato all’81esimo della partita dell’ultima giornata, contro l’Italia, altrimenti sarebbe finita terza, e sarebbe passata l’Italia. Nelle prime due giornate aveva perso contro il Costa Rica 3-1 e vinto contro l’Inghilterra 2-1. L’Uruguay è una squadra forte e con esperienza, ma che gioca sostanzialmente allo stesso modo e con gli stessi calciatori da diversi anni, utilizzando uno schema solido ma piuttosto prevedibile: difendere bene e fare arrivare la palla il prima possibile ai suoi due forti attaccanti, Edinson Cavani e Luis Suárez. Del secondo dovrà fare a meno per un bel po’ di tempo (e ci perde parecchio), poiché è stato squalificato dalla FIFA per 9 giornate e 4 mesi, per aver dato un morso a un giocatore avversario, Giorgio Chiellini, durante la partita contro l’Italia.
Colombia e Uruguay hanno già giocato contro 38 volte, in partite ufficiali: 18 volte ha vinto l’Uruguay, 11 volte la Colombia, e 9 volte hanno pareggiato. Si sono affrontate anche durante le fasi di qualificazione al Mondiale, in cui la Colombia ha fatto vedere decisamente cose migliori rispetto all’Uruguay: per quanto riguarda gli scontri diretti di quella fase, la Colombia vinse 4-0 la partita di andata in Colombia, e l’Uruguay vinse in casa 2-0 quella di ritorno.
Foto: AP Photo/Nelson Antoine