Nuove sanzioni americane in Ucraina
Contro i separatisti filo-russi, prevedono il congelamento di beni e conti negli Stati Uniti: intanto la Russia ha criticato il piano di pace proposto ieri dal presidente ucraino
Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro i separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale, tra cui il congelamento di beni e conti bancari di sette leader del movimento separatista (sarà anche vietato ad aziende americane fare affari con le persone verso cui sono dirette le sanzioni). Le nuove sanzioni – che colpiranno anche i sindaci auto-proclamati e i governanti delle città in mano ai filo-russi – sono arrivate poche ore dopo l’annuncio del presidente ucraino Petro Poroshenko di un piano di pace per l’Ucraina, dettagliato in 14 punti.
L’amministrazione americana ha anche minacciato di imporre nuove sanzioni mirate contro la Russia, se non si troverà a breve una soluzione per la crisi e le violenze che stanno andando avanti ormai da diversi mesi. Secondo gli Stati Uniti, il governo russo sta infatti fornendo ai separatisti equipaggiamento militare di diverso tipo – tra cui carri armati – e sta concentrando le sue truppe al confine con l’Ucraina, come ha confermato venerdì il segretario generale della NATO Andres Fogh Rasmussen. Il governo russo ha negato entrambe le accuse.
Il piano presentato da Poroshenko venerdì prevede, tra le altre cose, la concessione di maggiore autonomia alle regioni del paese e una tregua immediata nelle zone dove il conflitto tra separatisti ed esercito ucraino è più intenso. Poroshenko ha specificato che la tregua sarebbe cominciata ieri alle 22, ma sembra che né i separatisti né il governo russo abbiano intenzione di accettare la proposta di pace: alcuni filo-russi sentiti da BBC hanno fatto sapere che non deporranno le armi finché i soldati ucraini non se ne saranno andati dalle regioni orientali del paese. Il governo russo ha diffuso invece una nota piuttosto dura riguardante un episodio separato – alcuni colpi di artiglieria sparati contro i russi al confine con l’Ucraina – ma che è stato collegato anche alle dichiarazioni di Poroshenko:
«La dichiarazione del presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, sulla cessazione temporanea delle ostilità è stata fatta accidentalmente o deliberatamente mentre il territorio russo veniva colpito. Stiamo aspettando delle spiegazioni, e delle scuse. […] Valutazioni iniziali, purtroppo, mostrano come questo [il piano di pace di Poroshenko, ndr] non sia un invito alla pace e ai negoziati, ma un ultimatum per le milizie del sud-est dell’Ucraina, per farle arrendere.»
Sabato mattina il ministro della Difesa russo ha detto che il presidente Vladimir Putin ha messo in preallarme le forze armate russe.
AFP: Russian defence minister says President #Putin orders central #Russia forces on 'combat alert'
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) 21 Giugno 2014