La Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti celebrerà i matrimoni gay
Il massimo organismo di una Chiesa protestante statunitense ha votato per cambiare la definizione di matrimonio
Giovedì 19 giugno si è riunita a Detroit, in Michigan, l’Assemblea Generale della “Presbyterian Church U.S.A.”, la più importante e numerosa Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti, e sono state votate a maggioranza dai rappresentati dei diversi presbiteri due importanti decisioni: modificare la definizione di matrimonio trasformandola in «unione tra due persone» e permettere di conseguenza, ai pastori che lo vogliono fare, di celebrare all’interno delle loro chiese i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
BREAKING NEWS: #PCUSA pastors can now marry same-sex couples in states where it is legal. #GA221
— Presbyterian Church (@Presbyterian) 19 Giugno 2014
Il presbiterianismo è una forma di organizzazione della chiesa cristiana che nasce soprattutto dalla riforma calvinista e che è stata adottata anche da quelle confessioni che non professano tutte le sue dottrine. Si tratta di una delle cosiddette “chiese riformate” ed è uno dei tipi fondamentali del regime ecclesiastico protestante. Il presbiterianismo comprende parecchie confessioni (presbiteriane, riformate, evangeliche), governate ciascuna dai presbiteri, cioè dai responsabili della comunità cristiana locale eletti da una assemblea. A loro volta i presbiteri si riuniscono in un organismo regionale (il presbiterio), che amministra l’intera comunità. Il massimo organo decisionale è rappresentato invece dal “Sinodo” o “Assemblea Generale”, che raccoglie i rappresentanti dei diversi presbiteri e che è composta in ugual numero da laici ed ecclesiastici. Negli Stati Uniti ci sono diverse chiese presbiteriane ma l’organizzazione più numerosa è la Presbyterian Church, che riunisce circa 1,8 milioni di fedeli.
Nel 2011 la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti aveva già permesso che uomini gay e donne lesbiche potessero essere ordinati e ordinate pastori. Ieri, con 429 voti a favore e 175 contrari, l’Assemblea Generale ha deciso di modificare – nel libro che raccoglie le regole dell’ordine – la definizione di matrimonio, trasformandola da «unione tra un uomo e una donna» a «unione tra due persone». Perché sia definitiva, la decisione dovrà essere approvata anche dai 172 organismi regionali della Chiesa in un processo che potrebbe richiedere anche un anno di tempo. In una votazione separata, con 371 “sì” e 238 “no”, è stata anche votata una misura per consentire ai pastori di celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso in quegli stati americani dove è consentito farlo e che sono in totale diciannove, più il District of Columbia. Questa decisione è invece definitiva e non richiede ulteriori approvazioni.