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  • Mercoledì 18 giugno 2014

Gli estremisti avanzano verso Baghdad

I miliziani dell'ISIS hanno conquistato una delle maggiori raffinerie dell'Iraq, a 200 chilometri dalla capitale (che sembra prepararsi all'arrivo della guerra)

File - In this Monday, Oct. 6, 2003 file photo, an abandoned watchtower and lines of barbed wire are seen surrounding Iraq's largest oil refinery as smoke rises from a petroleum gas flare, in the city of Beiji, north of Baghdad. On Wednesday, June 18, 2014, a top Iraqi security official said Islamic militants of the al-Qaida-inspired Islamic State of Iraq and the Levant laid siege to Iraq's largest oil refinery late Tuesday night, threatening a facility key to the country's domestic supplies as part of their ongoing lightning offensive across the country. The Beiji refinery accounts for a little more than a quarter of the country's entire refining capacity and any lengthy outage at Beiji risks long lines at the gas pump and electricity shortages, adding to the chaos already facing Iraq. (AP Photo/Ivan Sekretarev, File)
File - In this Monday, Oct. 6, 2003 file photo, an abandoned watchtower and lines of barbed wire are seen surrounding Iraq's largest oil refinery as smoke rises from a petroleum gas flare, in the city of Beiji, north of Baghdad. On Wednesday, June 18, 2014, a top Iraqi security official said Islamic militants of the al-Qaida-inspired Islamic State of Iraq and the Levant laid siege to Iraq's largest oil refinery late Tuesday night, threatening a facility key to the country's domestic supplies as part of their ongoing lightning offensive across the country. The Beiji refinery accounts for a little more than a quarter of the country's entire refining capacity and any lengthy outage at Beiji risks long lines at the gas pump and electricity shortages, adding to the chaos already facing Iraq. (AP Photo/Ivan Sekretarev, File)

Nell’ultima settimana i combattenti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) – gruppo estremista sunnita che opera sia in Iraq che in Siria – stanno avanzando verso Baghdad, la capitale dell’Iraq. Martedì sono arrivati a prendere il controllo del 75 per cento di una delle più grandi raffinerie del paese, Baiji, che si trova a circa 200 chilometri a nord-ovest di Baghdad. Baiji era stata circondata dai miliziani islamisti lo scorso martedì e all’alba di ieri la raffineria è stata attaccata con mortai e mitragliatrici. Un magazzino di pezzi di ricambio è stato completamente distrutto, la raffineria è stata chiusa e i dipendenti stranieri sono stati evacuati.

La raffineria di Baiji costituisce poco più di un quarto dell’intera capacità di raffinazione del paese: fornisce principalmente benzina e combustibile per le centrali elettriche. Dopo la sua chiusura, resta solo il carburante necessario per soddisfare i bisogni interni per un mese. Baiji si trova sulla strada tra Tikrit (città natale di Saddam Hussein e capoluogo della provincia di Salaheddine) e Mosul (seconda città più grande dell’Iraq e capoluogo della provincia di Ninawa): entrambe le città sono state conquistate dall’ISIS negli ultimi giorni, così come altre aree nelle province di Diyala, a est, e di Kirkuk, a nord.

Martedì 17 giugno c’è stata anche un’altra pesante offensiva a Baqubah, già parzialmente occupata dall’ISIS: Baqubah si trova a soli 60 chilometri da Baghdad e sulla principale autostrada che porta alla capitale. Un’eventuale presa di Baqubah – l’esercito è riuscito finora a respingere l’attacco – aprirebbe la strada ai miliziani islamisti verso la capitale. Da questa mappa è piuttosto chiara la situazione:

Iraq

Nel frattempo, scrive il Wall Street Journal, a Baghdad sembra esserci un clima di paura e attesa: le strade sempre intasate di traffico sono più vuote del solito e i negozianti lamentano che gli affari non vanno molto bene. In vari quartieri della città si iniziano vedere nuovi posti di blocco, così come agenti in uniforme o in borghese. Per molti residenti, lo scenario attuale ricorda quello del 2003, poco prima dell’invasione angloamericana. BBC ha anche mostrato delle foto che mostrano gli abitanti di Baghdad fare scorta di cibo e altri beni di prima necessità.

L’ISIS è un gruppo estremista sunnita il cui obiettivo primario è l’istituzione di un califfato islamico nella regione. Oltre all’ISIS ci sono anche gruppi sunniti che non condividono gli stessi obiettivi sulle sorti del paese, e che si sono mobilitati con un fine più circoscritto, cioè togliere il potere agli sciiti. Fanno parte di questa categoria anche alcuni gruppi di miliziani che appoggiavano l’ex presidente sunnita Saddam Hussein e che furono sconfitti dalle operazioni di sicurezza delle truppe statunitensi in territorio iracheno negli anni successivi all’invasione del 2003.