A Manaus stanno tingendo il campo?
Lo dice la BBC, che ha visto gli addetti cercare di coprire le parti secche del prato dove sabato giocherà l'Italia: non è messo benissimo
La FIFPro, associazione che rappresenta circa 65.000 calciatori professionisti in tutto il mondo (una specie di sindacato internazionale), ha definito “inutilizzabile” il campo dello stadio di Manaus, dove sabato notte l’Italia e l’Inghilterra giocheranno la loro prima partita dei Mondiali di calcio. Il responsabile del terreno ha ammesso che il campo è un “brutte condizioni” – chi c’è stato lo definisce secco, duro e sabbioso – e la preoccupazione delle squadre è cresciuta quando sono venute fuori delle fotografie che sembrano mostrare alcuni addetti tingere di verde le zone più gialle e secche del campo. Natalie Pirks, corrispondente della BBC, era presente quando avvenivano le operazioni: «C’è un motivo per cui oggi il campo di Manaus sembra in condizioni migliori: lo stanno dipingendo di verde».
Il responsabile del campo di Manaus, Carlos Betella, ha detto alla stampa che la manutenzione del prato è stata «complicata» per via della particolare collocazione di Manaus, città amazzonica irraggiungibile via strada ma solo con aereo e nave. «Non ci sono strade. Tutti i macchinari e i fertilizzanti sono dovuti arrivare via nave. Non avevamo fertilizzanti né semi. Ora è arrivato il fertilizzante e cercheremo di accelerare il tutto con biostimolanti». BBC riporta però l’opinione di una fonte all’interno della FIFA, secondo cui il problema è stato invece proprio un eccesso di fertilizzanti e che comunque la questione è esclusivamente estetica.
Manaus è la più affascinante città a ospitare i Mondiali e il suo stadio è stato costruito da zero per il torneo: si chiama Arena de Amazonia e ha 42.000 posti. La costruzione di uno stadio nel mezzo della Foresta Amazzonica, per quanto all’interno di un enorme insediamento urbano, ha generato diversi problemi di progettazione: l’umidità della zona ha richiesto che l’acciaio e le saldature fossero trattate in modo speciale, che i materiali plastici fossero scelti in modo da resistere alle alte temperature raggiunte per gran parte dell’anno e che i lavori procedessero seguendo le stagioni, in modo tale da evitare di dover compiere lavori strutturali durante le grandi piogge. Anche fare arrivare i materiali per la struttura dello stadio fino a Manaus non è stato facilissimo, visto che la città non si può raggiungere via terra: solo via nave o via aereo. La maggior parte dei materiali edili sono stati spediti dal porto di Aveiro, in Portogallo, e sono arrivati con quattro diverse navi, che hanno impiegato circa 20 giorni per attraversare l’Oceano Atlantico e risalire il Rio delle Amazzoni fino al porto di Manaus.