Cosa è successo in Brasile, partita esclusa
Ci sono stati scontri e proteste in diverse città: non grandissime, ma la polizia ha usato manganelli, proiettili di gomma e gas lacrimogeni
Si è giocata giovedì 12 giugno all’Arena Corinthians di San Paolo, la prima partita dei Mondiali: la presidente del Brasile Dilma Rousseff e il presidente della FIFA Joseph Blatter erano seduti uno accanto all’altro e sono stati entrambi più volte fischiati e contestati dai tifosi presenti allo stadio. Poche ore prima dell’inizio del torneo si sono tenute diverse proteste per le strade di alcune importanti città brasiliane: non solo a San Paolo e a Rio de Janeiro, di cui si è parlato di più, ma anche a Porto Alegre, Belo Horizonte e Natal.
A San Paolo ci sono stati scontri tra la polizia e un gruppo di manifestanti che protestava vicino all’Arena Corinthians, lo stadio dove si è giocata la prima partita dei Mondiali. Secondo BBC, la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro un gruppo di circa 50 persone che stava marciando verso lo stadio cantando lo slogan “I Mondiali non si faranno”; almeno una persona è stata arrestata, ci sono cinque feriti lievi. Il numero dei manifestanti era piuttosto ridotto: i giornalisti sul posto hanno interpretato l’atteggiamento aggressivo della polizia come l’intenzione di fermare le proteste sul nascere.
La CNN ha pubblicato un video con alcuni momenti degli scontri. I due giornalisti che erano sul posto, Shasta Darlington e Barbara Arvanitidis, sono stati leggermente feriti da un bussolotto di gas lacrimogeno sparato dalla polizia.
Correction: this is CNN producer Barbara Arvanitidis, injured apparently by stun grenade at #worldcup protest. pic.twitter.com/QsmQBUhYk5
— Ben Tavener (@BenTavener) June 12, 2014
Anche a Rio de Janeiro ci sono state alcune proteste e anche qui i manifestanti sono stati dispersi dalla polizia che ha usato manganelli e proiettili di gomma. Alle proteste si è anche aggiunto lo sciopero di alcuni dipendenti dell’aeroporto della città che hanno occupato per alcune ore una delle strade di accesso all’aeroporto causando traffico e rallentamenti. La maggioranza dei lavoratori, tuttavia, non ha preso parte allo sciopero e non ci sono stati grandi disagi per i viaggiatori.
Diverse proteste ci sono state anche a Porto Alegre e a Belo Horizonte dove circa 200 manifestanti si sono scontrati con la polizia anche dopo l’inizio della partita, e a Natal, capitale del Rio Grande do Norte, uno degli Stati della regione del nord-est del Brasile: c’è stato uno sciopero da parte dei conducenti di autobus che ha creato disagi a circa 530 mila pendolari e centinaia di dipendenti della sanità pubblica hanno marciato per le strade della città. Il governo del Brasile ha detto di voler inviare a Natal circa 4.700 soldati per contribuire a mantenere l’ordine.
Negli ultimi mesi ci sono state diverse manifestazioni contro la decisione del Brasile di ospitare la Coppa del Mondo: vengono contestati i costi molto alti sostenuti per l’organizzazione di un evento di cui beneficeranno in pochi e la mancanza di investimenti nei servizi pubblici.