Cinque cose da sapere su Ghostbusters
Che uscì l'8 giugno del 1984 e oggi compie 30 anni: ad esempio, sapete chi avevano scelto gli autori al posto di Bill Murray?
L’8 giugno del 1984, esattamente 30 anni fa, uscì al cinema Ghostbusters che divenne in pochi mesi una delle commedie più di successo degli anni Ottanta e che è ancora oggi un film con un grandissimo seguito di appassionati. Diversi giornali in tutto il mondo hanno celebrato a loro modo il compleanno del film. Il Guardian, ad esempio, ha pubblicato i racconti di sei lettori che spiegano perché secondo loro Ghostbusters è uno dei film più belli di sempre. Il Post ha raccolto cinque cose da sapere sul film o da ricordare, se già siete degli appassionati.
Recensioni, ehm
Come molti altri film di grande successo, Ghostbusters non fece subito un grande impressione. Gli stessi produttori erano piuttosto scettici sulla possibilità del film di avere successo. L’allora presidente della Columbia, che distribuì il film, ha raccontato che durante una proiezione per addetti ai lavori quasi tutti i presenti rimasero silenziosi, mentre lui continuava a ridere da solo. Alla fine uno dei manager presenti gli mise un braccio intorno alle spalle e disse: «Non ti preoccupare, facciamo tutti degli errori».
L’accoglienza della critica fu anche peggiore. Il New York Times criticò la performance di Bill Murray e paragonò il film alle commedie per adolescenti che stavano uscendo in quegli stessi anni. Anche il Washington Post fu piuttosto critico e scrisse che durante il film «ci si sente come se si stesse guardando gli stessi demoni e le stesse tempeste elettriche foriere di sventura che abbiamo visto nell’Esorcista e in Poltergeist».
Naturalmente non tutti i critici erano d’accordo: Roger Ebert, uno dei più importanti critici americani morto nel nell’aprile 2013, diede al film tre stelle e mezzo su cinque. Con il passare del tempo il film è divenuto un classico e l’opinione della critica si è fatta unanime. Oggi il sito Rotten Tomatoes, che aggrega le recensioni di vari siti e giornali in un unico punteggio percentuale, assegna al film un punteggio di 96 per cento.
Botteghino
Nel suo primo fine settimana di proiezione il film incassò più di 13 milioni di dollari. Nelle sole prime cinque settimane di proiezione, durante le quali rimase sempre il film più visto al cinema, incassò 99 milioni di dollari, cioè tre volte il costo di produzione. In tutto, il film ha incassato al cinema quasi 240 milioni di dollari. Facendo un calcolo approssimativo e tenendo conto dell’inflazione, fanno circa 532 milioni di dollari del 2014, una cifra che rende Ghostbusters uno dei quaranta film ad avere incassato di più nella storia del cinema.
E se…
Ghostbusters avrebbe potuto essere molte altre cose. Ad esempio, furono interpellati molti attori per i vari ruoli come John Belushi, la prima scelta per il personaggio che poi sarebbe stato interpretato da Bill Murray. Belushi morì prima che la sceneggiatura venisse ultimata ed è difficile pensare che il film sarebbe rimasto lo stesso con lui nel cast. John Candy avrebbe dovuto interpretare il ruolo del vicino di Sigourney Weaver che viene posseduto da uno dei demoni del film. Il personaggio sarebbe dovuto essere un uomo d’affari, conservatore e con l’accento tedesco. Il ruolo venne poi affidato a Rick Moranis, che lo interpetò come un geek timido e impacciato. Harold Ramis (che è morto lo scorso febbraio), che scrisse la sceneggiatura insieme a Dan Aykroyd e che interpretò il personaggio di Egon Spengler, non avrebbe dovuto interpretare alcun ruolo. Il personaggio di Spengler venne offerto ad attori come Christopher Walken, Jeff Goldblum, John Lithgow, e Christopher Lloyd.
A parte i cambi di cast (e alcuni avrebbero potuto davvero fare una grossa differenza), il cambiamento più grosso avvenne in fase di stesura delle sceneggiatura. Inizialmente, Aykroyd aveva pensato a un film ambientato nel futuro, dove gli acchiappa fantasmi sono un servizio ordinario, come i pompieri e la polizia. Il loro nome avrebbe dovuto essere “Ghostsmasher”, avrebbero dovuto indossare abiti vagamente militari, con caschi e visiere trasparenti. L’idea dovette però essere scartata perché non c’era alcun modo di rientrare nel budget (già altissimo per l’epoca: più di 30 milioni di dollari), se non ambientando il film in epoca moderna.
Easter egg
Una cosa che dicono quasi tutti i fan di Ghostbusters è che ogni volta che si riguarda il film si nota qualcosa di nuovo. Questo perché è ricchissimo di dettagli, battute sottili – spesso improvvisate da Murray – oppure “easter egg”, cioè riferimenti ad altri film o sorprese di qualche genere con cui gli autori strizzano l’occhio ai fan più attenti. Ad esempio, nell’ufficio di Peter Venkman, il personaggio interpretato da Murray, a un certo punto compare la scritta “Venkman brucia all’inferno”, la stessa che si vede nel film di Brian De Palma “Carrie lo sguardo di Satana” (dove al posto di Venkman, ovviamente, era scritto “Carrie White”).
Nel video della pubblicità che i Ghostbusters mandano in televisione, si può vedere come Ramis, che interpreta Egon Spengler, un personaggio piuttosto disadattato, guardi in basso ad ogni passo che fa, come se volesse controllare dove cammina. Per tutto lo spot, inoltre, si mostra in difficoltà a guardare in camera, il che corrisponde esattamente al suo personaggio.
Oppure: durante il loro primo incontro con un fantasma, Aykroyd grida a Murray: «Vai a prenderla!». Più avanti nel film, quando i due si trovano davanti ad un’altra creatura, Murray restituisce il favore e grida ad Aykroyd la stessa battuta: «Vai a prenderla!» – una piccola vendetta che il personaggio di Murray si prende nei confronti di quello di Aykroyd.
Colonna sonora
La canzone del film, una delle più riconoscibili ed orecchiabili tra quelle di tutte le colonne sonore degli anni Ottanta, è stata scritta e interpretata da Ray Parker Jr. La canzone, pubblicata in LP nel 1984, rimase al primo posto delle vendite per tre settimane e fece ottenere a Parker una nomination per la miglior colonna sonora originale. Il video della canzone divenne uno dei più trasmessi da MTV. Reitman girò anche il video, che metteva insieme sequenze del film con altre scene originali, come quella in cui i quattro protagonisti ballano con Parker a Times Square.