Il ritorno di Bill Watterson
L'autore di Calvin & Hobbes ha fatto un'apparizione a sorpresa nelle strisce del disegnatore Stephan Pastis, dopo 20 anni di assenza
di Sharan Shetty - Slate
Bill Watterson viene spesso definito il J. D. Salinger dei fumetti. Watterson era un autore piuttosto schivo già mentre disegnava la sua leggendaria striscia Calvin and Hobbes. Dopo il suo ritiro, nel 1995, è praticamente scomparso: ha fatto poche apparizioni pubbliche, ha concesso pochissime interviste e pubblicato soltanto uno o due disegni. Quindi è piuttosto sorprendente che pochi giorni fa Watterson abbia contributo a disegnare tre strisce della serie Pearls Before Swine, dell’artista statunitense Stephan Pastis.
Le strisce che Watterson ha contribuito a disegnare sono i suoi primi lavori pubblicati in quasi vent’anni. Pastis, che ha definito la collaborazione «come ricevere una telefonata da Bigfoot», ha accettato immediatamente quando Watterson ha suggerito di collaborare insieme ad alcune strisce di Pearls e donare gli originali per raccogliere fondi per la ricerca sul Parkinson. L’idea su cui i due hanno lavorato è l’autoironia tipica delle vignette di Pastis, che spesso nella sua striscia prende in giro la sua stessa abilità di disegnatore. Le vignette disegnate da Watterson sono inserite in mezzo a quelle disegnte da Pastis in maniera molto originale: Libby, una precoce bambina di seconda elementare introdotta nelle ultime strisce, afferma che può facilmente disegnare meglio di Pastis.
Nelle tre strisce successive, “Libby” (cioè Watterson), disegna alcune scene con robot marziani e ricche di dettagli, che in retrospettiva sono chiari indicatori del lavoro di Watterson [nelle vignette di Calvin & Hobbes comparivano molto spesso – grazie all’immaginazione di Calvin – marziani, pupazzi di neve zombie o dinosauri, una volta anche a bordo di aerei militari].
I testi delle strisce sono meta-umoristici (cioè fanno riferimento ai lavori di Watterson) e in una delle ultime strisce di Pearl di oggi, fatta interamente da Pastis, compare il finale di questa piccola storia: si tratta di un omaggio alla famosa ultima striscia di Calvin and Hobbes, in cui il ragazzo e la sua tigre scendono con uno slittino nel bianco innevato che simboleggia la loro immaginazione.
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